Ti sei mai chiesto perché certe azioni attirano così tanta attenzione proprio in un determinato momento dell’anno? Cosa spinge investitori esperti e alle prime armi a concentrarsi su una data precisa come fosse un evento?
Il 19 maggio 2025 sta facendo parlare di sé, e con ottime ragioni. C’è qualcosa che riguarda Piazza Affari, i dividendi più ricchi del momento e titoli che promettono numeri importanti. Ma c’è anche un intreccio di analisi, grafici, e strategie che solo chi osserva da vicino riesce davvero a leggere.
E in mezzo a tutto questo, c’è anche una storia concreta: quella di Vincenzo, che ha deciso di non lasciarsi sfuggire l’occasione.
Vincenzo è uno di quei piccoli investitori attenti, che non si accontentano del passaparola. Da qualche anno ha iniziato a costruirsi una strategia personale basata sui titoli con dividendi elevati. Per lui, ogni cedola incassata è una conferma, una soddisfazione che lo spinge ad approfondire sempre di più. Quest’anno ha segnato sul calendario una data precisa: 19 maggio 2025. Ha passato in rassegna report, previsioni e prezzi attuali. Il risultato? Cinque titoli sul radar, tutti con rendimenti a doppia cifra o quasi, e analisi tecniche da non sottovalutare.
La prima sulla lista è Banco BPM, con un rendimento del 11,69% e un prezzo di 8,80 euro. A marzo, Equita l’ha confermata “Buy” con target a 10 euro, mentre UBS ha mantenuto una posizione più cauta. I supporti si trovano attorno a 8,50 euro, resistenza a 9,30. Per Vincenzo è un’opportunità interessante, anche sul piano tecnico.
Segue Banca IFIS, che stacca un dividendo del 10,97% su un prezzo di 19,80 euro. A marzo, Banca Akros ha espresso un “Accumulate” con target a 22, mentre Intesa Sanpaolo ha suggerito prudenza. Supporti a 19,20 euro e resistenza a 21,50. Un titolo che potrebbe sorprendere, ma con qualche incertezza.
Saipem si presenta con un rendimento del 9,95% a fronte di un prezzo di 1,77 euro. Mediobanca ha alzato il target a 2,10 con un “Neutral”, mentre Jefferies invita alla cautela. Il supporto chiave è a 1,65 euro, resistenza a 1,90. Vincenzo lo considera un possibile colpo a sorpresa, ma rischioso.
Bper Banca, con dividendo al 9,66% e prezzo di 6,33 euro, ha ricevuto una spinta da Equita ad aprile, con un target a 7 euro. Morgan Stanley resta più tiepida. I livelli tecnici si posizionano su supporto a 6 euro e resistenza a 6,70.
Chiude la cinquina Eni, con rendita da dividendo dell’8,70% e prezzo a 11,79 euro. A marzo, Barclays ha confermato un “Overweight” e HSBC ha rilanciato con un “Buy” e target a 13 euro. Supporto a 11,50, resistenza a 12,40. Vincenzo lo vede come un investimento più solido e difensivo.
Per Vincenzo, l’alto dividendo è solo un punto di partenza. Dietro a ogni rendimento, c’è una domanda importante: il titolo è sottovalutato o c’è un motivo per il prezzo attuale? È per questo che guarda ai giudizi degli analisti, ai supporti e resistenze, e cerca conferme nei numeri. Il 19 maggio 2025 potrebbe offrire molto più di una semplice cedola. Potrebbe essere l’inizio di un ciclo positivo, oppure una finestra da chiudere in fretta.
La Carta Europea della Disabilità offre ai suoi possessori molte agevolazioni. Vediamole insieme perché non…
Una corsa che sembra inarrestabile può nascondere una crepa silenziosa, invisibile a chi si limita…
Una decisione presa dietro uno schermo, eppure capace di incidere sulla vita di un intero…
Il TFR e il TFS vengono erogati al termine del rapporto di lavoro ma, in…
Tra 1 anno esatto dovremo dire addio alla cara vecchia carta di identità: ecco da…
I lavoratori dipendenti devono fare i conti con diverse tasse, addebitate direttamente in busta paga.…