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Ribilanciare un portafoglio: quando è giusto e quando è sbagliato

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Non sempre ribilanciare un portafoglio è l’operazione giusta da attuare, malgrado sia un’attività fondamentale per la strategia di investimento.

I trader più esperti sapranno già che tra le attività cruciali e utili al mantenimento della strategia di investimento in linea con gli obiettivi finanziari e la tolleranza al rischio c’è il ribilanciamento del portafoglio. Saranno a conoscenza pure del fatto che non sempre è una mossa azzeccata, anzi in alcuni casi può rivelarsi addirittura controproducente. In presenza di discrepanze di una classe di attivi sull’allocazione iniziale, ad esempio del cinque per cento oltre l’obiettivo, allora si dovrà riallineare il portafoglio con il piano stabilito.

Ribilanciare un portafoglio: quando è giusto e quando è sbagliato – trading.it

E non solo, perché pianificare ribilanciamenti a intervalli regolari (che siano annuali o semestrali) consentirà di mantenere il portafoglio in equilibrio, scongiurando eventuali impatti sulla composizione degli investimenti derivanti dalle fluttuazioni di mercato.

Può rappresentare un’operazione utile pure se dovessero palesarsi cambiamenti significativi nella situazione finanziaria personale o nei fondamentali del mercato – come potrebbe essere l’ingresso in un nuovo ciclo economico. In ogni caso, in periodi di alta volatilità, il ribilanciamento riduce l’esposizione al rischio, con la possibilità di vendere attivi sovrappesati e di acquistare quelli sottopesati.

In quali casi è sbagliato ribilanciare un portafoglio? Facciamo chiarezza

In alcune situazioni è meglio non eseguire ribilanciamenti del portafoglio troppo di frequente (una volta al mese) e il motivo è da ricercare nell’eventuale riduzione dei rendimenti complessivi, dovuta ai costi di transazione elevati e a potenziali implicazioni fiscali. Inoltre non è consigliabile ribilanciare come reazione a movimenti di mercato a breve termine, meglio mantenere una visione a lungo termine, mettendo da parte le emozioni e non lasciandosi influenzare dalle notizie.

In quali casi è sbagliato ribilanciare un portafoglio? Facciamo chiarezza – trading.it

In generale, sarà opportuno imporsi dei criteri di attuazione legati al ribilanciamento, per non rischiare di intervenire sul portafoglio quando non è necessario (o di farlo troppo spesso). Un altro punto su cui i trader esperti insistono, sottolineandone la centralità, è quello di considerare sempre i costi associati; di fondamentale importanza è valutare se i benefici di un ribilanciamento superino i costi potenziali – che, ricordiamo, possono arrivare a erodere sensibilmente i rendimenti.

Infine, mai avere paura del ribilanciamento che, con un approccio disciplinato (stabilire criteri e parametri) e con una pianificazione rigorosa (monitorare le proprie posizioni regolarmente), può contribuire in modo significativo al successo degli investimenti nel lungo termine.

Leonardo Pasquali

Ho 29 anni e vivo a Roma. Nel 2019 mi sono laureato in Scienze linguistiche, letterarie e della traduzione presso l'Università La Sapienza, con tesi sulle riscritture del western americano. Oltre a insegnare la lingua inglese nelle scuole, collaboro con diverse riviste online scrivendo di cinema, spettacolo, serie tv, musica, letteratura e sport.

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