All’indomani del vertice anti-crisi tenutosi il 7 aprile tra Governo e Sindacati è chiaro che la riforma delle pensioni per non rappresenta una priorità.
Il confronto tra Governo e Sindacati ha trattato diversi argomenti, ma non quello relativo alla riforma delle pensioni. Lo scopo di questo incontro è quello di trovare un modo per superare la crisi post Covid-19 e la nuova situazione di emergenza causata dal conflitto in Ucraina.
A gennaio 2022 era iniziato un confronto che trattava la spinosa questione relativa alla riforma delle pensioni. Il dialogo è stato interrotto a causa dell’inizio della guerra tra Russia e Ucraina che ha inevitabilmente modificato le priorità del governo.
L’incontro del 7 aprile tra Governo e Sindacati ha fatto nascere un nuovo tavolo di discussione in cui si cercherà di inserire anche l’argomento delle pensioni.
Il 7 aprile è venuto incontro tra Governo e Sindacati in cui si è parlato di diversi argomenti. Le forze politiche presenti non hanno voluto dare indicazioni in merito alla possibilità di riformare il sistema pensionistico italiano.
L’incontro tra il premier Mario Draghi e i vertici di CGIL, CISL e UIL ha portato alla nascita di un confronto permanente che ha lo scopo di affrontare nel migliore dei modi la nuova situazione di crisi legata al conflitto tra Russia e Ucraina.
I leader di entrambe le forze hanno confermato di essere d’accordo ad un dialogo permanente sui temi più caldi del momento. Tuttavia, al momento vi è un disaccordo in merito agli argomenti a cui dare priorità.
A confermare il disallineamento tra le forze confederali ci ha pensato il segretario generale della UIL Pierpaolo Bombardieri, che ha affermato:
«il Governo per il momento non fornisce risposte su temi centrali come la perdita del potere d’acquisto di salari e pensioni, costi dell’energia, precarietà, pensioni, riforma fiscale».
L’incontro dei primi di aprile che ha dato inizio ad un dialogo costante tra le parti prevede un nuovo vertice subito dopo le festività pasquali. In tale contesto, verranno discusse ulteriori questioni, come quella relativa alla riforma delle pensioni.
Il leader della CISL si dicono collaborativi nella costituzione di un Patto sociale ma muovono qualche dubbio in merito ai contenuti e alle risorse stanziate. Pare, infatti, che il sindacato in questione siano insufficienti 5 miliardi per il decreto anti crisi Ucraina-ter.
L’incontro di aprile ha avuto lo scopo di aprire il dialogo fra le parti per assumere i provvedimenti anticrisi concreti attraverso riforme e politiche economiche. È solo il primo di altri incontri ai quali presenzieranno anche le imprese.
I nuovi scenari legati alla crisi energetica ed economica hanno fatto slittare alcuni temi che a inizio gennaio erano centrali. Al momento, la riforma delle pensioni non sembra essere una priorità per il Governo.
Sarà ora compito dei sindacati fare in modo che la questione non slitti in coda alla lista dei problemi da affrontare.
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