I contribuenti che hanno diritto a un rimborso IRPEF riceveranno le somme entro specifiche tempistiche. Ecco quali sono.
I contribuenti obbligati alla presentazione della Dichiarazione dei Redditi per il periodo di imposta 2024 possono consultare il Modello 730 precompilato e, dal 15 maggio, provvedere alle eventuali modifiche. A seconda di quanto dichiarato, scaturirà un credito o un debito IRPEF.

Le trattenute o gli accrediti per i lavoratori dipendenti e i pensionati vengono, di norma, disposti direttamente sullo stipendio o sulla pensione dal sostituto d’imposta (datore di lavoro o Ente pensionistico).
Ma quando verranno pagati i rimborsi IRPEF? Le tempistiche variano a seconda del momento di presentazione della Dichiarazione dei Redditi, dalla tipologia di documentazione (Modello 730 o Modello Redditi Persone Fisiche) e dalla categoria di contribuenti (i pensionati, infatti, devono aspettare di più rispetto ai dipendenti).
Rimborso IRPEF: come cambia in base alla presentazione della Dichiarazione dei Redditi
Per capire quando si riceverà il rimborso IRPEF bisogna, innanzitutto, verificare la data di invio della Dichiarazione dei Redditi, perché ci sono diversi slot temporali per l’accredito. Nel dettaglio:

- entro il 15 giugno 2025, i datori di lavoro ricevono i prospetti di liquidazione per i Modelli 730 presentati entro tale data;
- il 29 giugno vengono pagati i rimborsi per le dichiarazioni presentate dal 1° al 20 giugno;
- il 23 luglio vengono pagati i rimborsi per le dichiarazioni presentate dal 21 giugno al 15 luglio;
- il 15 settembre vengono pagati i contribuenti che hanno presentato le dichiarazioni dal 16 luglio al 31 agosto;
- il 2 ottobre vengono pagati i rimborsi per le dichiarazioni presentate dal 1° settembre al 2 ottobre.
La somma spettante sarà versata sul primo stipendio utile dal mese successivo a quello di ricezione del prospetto di liquidazione da parte del datore. Tali tempistiche valgono anche per i pensionati (che, dunque, riceveranno i rimborsi a partire dal mese di agosto 2025).
Rimborso 730 senza sostituto d’imposta: quando arriva?
Per i contribuenti che presentano la Dichiarazione senza sostituto d’imposta, invece, le regole sono differenti. In tal caso, le somme vengono accreditate direttamente sul conto corrente del titolare del rimborso. In alternativa, l’Agenzia delle Entrate invita l’interessato a ritirare il denaro presso l’Ufficio Postale, se l’importo non supera i 1.000 euro. Se superiore, invece, il rimborso viene emesso da Poste Italiane tramite assegno.
In queste ipotesi, il pagamento è disposto entro il 31 dicembre dell’anno di presentazione della Dichiarazione dei Redditi (in ogni caso, non oltre marzo 2026). Per chi presenta la Dichiarazione senza sostituto d’imposta e tramite il Modello Redditi Persone Fisiche, infine, le tempistiche sono abbastanza lunghe e l’accredito potrebbe slittare all’anno successivo a quello di invio della documentazione (anche dopo marzo 2026).