Rimborso+pedaggio+autostrada+e+risarcimento+per+viaggi+da+incubo+tramite+App
tradingit
/rimborso-pedaggio-autostrada-risarcimento/amp/
Economia e Finanza

Rimborso pedaggio autostrada e risarcimento per viaggi da incubo tramite App

Published by

Quante persone sono rimaste ore bloccate in autostrada, il cosiddetto “viaggio da incubo”, ebbene è possibile chiedere rimborso e anche il risarcimento del danno. 

Rimborso pedaggio autostrada e risarcimento per viaggi da incubo

Ultimamente le notizie dei telegiornali riportano autostrade bloccate, lunghe code di traffico, e i motivi sono svariati. Quindi, non si parla solo dei periodi da bollino rosso, gli esodi estivi, natalizi o pasquali, ma anche in giorni insospettabili. In teoria l’automobilista dovrebbe ottenere una qualità minima del servizio, ma il più delle volte i blocchi in autostrada sono dovuti a lavori di manutenzione, caselli bloccati, restringimento di carreggiata, eccetera. Quello che in molti non sanno è che si può fare ricorso e ottenere il rimborso del pedaggio e il risarcimento del danno.

Rimborso pedaggio autostrada e risarcimento per viaggi da incubo

Per colpa di innumerevoli ritardi e per la lamentela degli automobilisti e le associazioni di settore, Autostrade per l’Italia ha progettato un’app per risolvere il problema.

L’app Free To X attualmente è disponibile sugli store IOS e Android e permette di ottenere il rimborso del pedaggio nel caso di lunghe code di traffico e ritardi. L’app è gestita da Aspo e coinvolge qualsiasi tipo di veicolo a prescindere dalle modalità di pagamento (bancomat, Telepass, carta di credito o contanti).

L’Autostrade per l’Italia riconosce un rimborso che va dal 25 al 100% del pedaggio pagato nel caso in cui il ritardo sia dovuto a cantieri, per riduzione delle corsie a disposizione degli automobilisti.

Ma come si calcola il tempo di percorrenza? È considerata una velocità media in base alla tipologia del veicolo:

a) leggeri: 100 Km/h;

b) pesanti: 70 Km/h.

Si ha diritto al rimborso quando i ritardi superano i quindici minuti anche se i tragitti sono brevi, considerando l’ingresso e l’uscita su tratta gestita da Autostrada, Aspi e su altre concessionarie.

Bisogna precisare che il rimborso è riconosciuto solo per lavori in corsi che hanno causato il rallentamento nella tratta autostradale. Infatti, per incidente, condizioni meteo o manifestazioni di protesta, non si ha diritto al rimborso.

LEGGI ANCHE>>>Busta paga: assunzione part-time ma si lavora full-time, cosa fare?

Come avere il rimborso tramite l’app?

Per avere il rimborso la prima cosa da fare è scaricare l’app Free To X e accedere alla sezione “caskback“, seguire le istruzioni. Il rimborso si ottiene dimostrando il pagamento del pedaggio autostradale, nel caso di pagamento in contanti o carta, bisogna chiedere la ricevuta all’atto di pagamento e carica la foto della ricevuta nell’app.

Dal primo gennaio 2022, l’app termina la sua fase sperimentale e, il rimborso si potrà ottenere sul cumulo. Infatti, tutti le richieste saranno conservate e restituite all’automobilista direttamente sul conto corrente tramite bonifico oppure, accreditate direttamente su Telepass. Le condizioni sono ancora da definire. Il gestore per tutti i chiarimenti sull’applicazione, ha disposto un numero verde di assistenza 800.93.2000.

L’app non offre solo il servizio di rimborso ma permette di consultare nella sezione “viaggio” tantissime informazioni: calcolo del pedaggio, prezzi del carburante nelle varie aree di servizio, dove sono posizionati i tutor attivi e le telecamere per i flussi di transito.

Risarcimento per ritardo in autostrada

Il risarcimento del danno è più complicato del rimborso, in quanto bisogna dimostrare il danno patrimoniale (ad esempio l’automobilista si è perso) e il danno non patrimoniale (ad esempio stress e ansia per il ritardo sul posto di lavoro o altro).

L’automobilista in questi casi può avviare una conciliazione con il gestore dell’autostrada per farsi riconoscere il risarcimento per danno subito (dimostrabile). Se il gestore non accetta la conciliazione, si dovrà ricorrere in via giudiziale, portando in visione del magistrato i continui rallentamenti causati dalla inadeguata manutenzione in alcuni punti della tratta percorsa. Inoltre, bisogna presentare qualsiasi documentazione sia in grado di dimostrare il danno subito.

Angelina Tortora

Giornalista pubblicista iscritta all'Ordine dei Giornalisti della Campania, ragioniera commercialista iscritta all'ordine dei Revisori Legali. Si occupa di tematiche fiscali e previdenziali. Aiuta il lettore nel disbrigo delle pratiche, dalle più semplici alle più complesse. Direttrice della testata giornalistica InformazioneOggi.it, impegnata in vari progetti editoriali e sociali. Profilo Linkedin

Recent Posts

In arrivo avvisi INPS su controlli e anomalie: gli importi da pagare sono davvero elevati

L’INPS avvia la nuova stagione degli avvisi bonari per una determinata categoria di contribuenti che…

10 ore ago

Esenzione ticket sanitario 2026: le prestazioni davvero gratuite con i codici E01, E02, E03 e E04

Le nuove regole del Servizio Sanitario Nazionale ridefiniscono chi ha diritto all’esenzione dal ticket sanitario…

1 giorno ago

I finanziamenti alle imprese crescono, ma il motore rallenta: cosa sta succedendo davvero al credito italiano?

Il credito cresce, ma ottenere un finanziamento sembra ancora un'impresa? La risposta potrebbe trovarsi nei…

2 giorni ago

Malattia con certificati via video e ricetta valida per 12 mesi: novità dal 18 dicembre per milioni di pazienti

La televisita per i certificati di malattia e la ricetta valida 12 mesi promettono di…

2 giorni ago

Sconto immediato del bollo auto in queste 3 Regioni: compila il modulo e invialo, lo ricevi subito

Una semplice scelta può trasformare il pagamento del bollo auto in un vantaggio economico immediato,…

3 giorni ago

Aste Titoli di Stato: 3 BTP l’11 dicembre, le caratteristiche per partecipare

Il Ministero del Tesoro prepara una nuova finestra di emissioni con tre Btp programmati per…

4 giorni ago