Il governo deciderà a settembre sul razionamento del gas e dell’uso del riscaldamento.
Il governo lavora a un piano per assicurarsi un risparmio del 7% sull’uso del gas rispetto alla media degli ultimi 5 anni.
Prima delle nuove elezioni l’attuale governo presenterà una proposta di riduzione dei consumi energetici. Il provvedimento prevede riduzioni della temperatura massima del riscaldamento nelle abitazioni e negli edifici pubblici.
I consumi energetici devono essere contenuti in previsione di una riduzione ulteriore fino allo stop delle forniture degli approvvigionamenti del gas. L’accordo raggiunto il 26 luglio scorso al Consiglio europeo per limitare i consumi energetici è la soluzione per evitare ripercussioni tecniche più importanti nel settore produttivo.
Mentre il prezzo del gas al Tfr di Amsterdam rimane sopra i 200 euro al Mwh Diversi ministeri sono al lavoro per mettere a punto il piano. Oltre a un maggiore ricorso alle fonti rinnovabili questo prevede la riduzione di 1 grado della temperatura nelle abitazioni private e negli uffici pubblici nonché la riduzione di 1 ora nella durata di esercizio degli impianti.
La temperatura massima in inverno sarà ridotta a 19 gradi mentre quella minima in estate sarà di 27 gradi. Al momento gli stoccaggi sono a circa il 75% della capienza, uno dei livelli più alti nell’Unione europea. Per avere un termine di paragone la Germania è al 69% mentre la Francia e la Spagna sono fra il 78% e il 79%. l’obiettivo del governo è di arrivare al 90% entro fine ottobre, per poi rendersi indipendenti dal gas russo nel corso del 2024
Il ministro per la Transizione ecologica Roberto Cingolani ha rassicurato in occasione della conferenza stampa di ieri che al momento lo stoccaggio di gas prosegue in linea con gli obiettivi questo grazie volumi di acquisti e consumi di gas minori dovuti alla diversificazione su altre fonti. Il piano poggia anche sulla capacità dell’Italia di stoccare gas grazie anche a due nuovi rigassificatori mobili.
Nonostante questo l’Italia ha bisogno di rimpiazzare 30 miliardi di gas provenienti dalla Russia. Una parte di queste è compensata dalla misura con un risparmio tra i 2,5 e i 5 miliardi di metri cubi di gas. La maggior parte invece derivano dagli accordi in questi mesi stipulati con i Paesi africani: Algeria Libia e Nigeria.
Tecnicamente tutto è reso possibile anche grazie a un prestito di quattro miliardi di euro del Tesoro al Gestore dei Servizi Energetici, sua controllata. Insieme a Snam primo gruppo di trasporto del gas, il Governo è pronto ad acquistare la materia prima sulle piattaforme internazionali a “qualunque prezzo”. Il compito del Gse sarà poi rivendere il gas sul mercato italiano entro l’anno con l’obbiettivo di portarsi almeno in pari.
C’è una norma che molti ignorano e che può incidere in modo pesante sul bilancio…
Un cambio di rotta che promette di far sorridere la busta paga senza toccare le…
Un titolo di Stato che unisce rendimento consistente e possibilità di guadagno in conto capitale…
L'ordinanza n. 22552 dello scorso 4 agosto ha buone notizie per i giorni di assenza…
Un’ondata di previsioni rialziste scuote il comparto bancario di Wall Street. Alcuni colossi potrebbero mettere…
La vita cambia quando il riconoscimento di una disabilità grave entra ufficialmente in famiglia. Non…