Rendimento interessante, scadenze brevi e stabilità nel tempo: c’è un mix che riesce a combinare tutto questo senza costringere ad attese infinite o a scelte rischiose. In un momento in cui ogni decisione finanziaria pesa, certe opportunità meno appariscenti stanno guadagnando terreno, sorprendendo anche gli investitori più prudenti.
Ecco perché alcuni BTP in scadenza nel 2027 stanno iniziando a circolare sempre più spesso nelle conversazioni tra chi vuole parcheggiare la liquidità senza accontentarsi di poco. Un equilibrio raro tra semplicità e concretezza.

C’è chi non vuole più aspettare dieci o vent’anni per vedere dei risultati e chi preferisce strumenti snelli, con date vicine e ritorni chiari. Sempre più spesso si guarda con interesse a titoli che un tempo sembravano “di passaggio” e che oggi offrono, invece, una combinazione di caratteristiche davvero interessanti. Non si parla di alti rischi o di promesse da capogiro, ma di rendimenti realistici e stabili, con la garanzia dello Stato.
Nel panorama attuale, i titoli con scadenza 2027 stanno assumendo un ruolo preciso: piccoli ma solidi alleati per chi vuole tenere il controllo del proprio capitale. Ed è proprio in questa fascia temporale che spiccano tre BTP con caratteristiche complementari, ognuno con una propria identità, ma tutti capaci di attrarre attenzione per motivi diversi.
Quando la cedola fa la differenza: il BTP 3,45% luglio 2027 è il più generoso tra i brevi
Nel gruppo dei BTP a breve scadenza, quello con cedola fissa del 3,45% e scadenza 15 luglio 2027 è il più generoso in termini di flusso cedolare. La cedola lorda annua viene distribuita in due rate semestrali, per un totale annuo del 3,45%. Il prezzo di mercato si aggira intorno a 102,72 euro, leggermente sopra la pari, ma il rendimento effettivo resta competitivo: circa il 2,09% lordo, che scende all’1,83% netto.

Un aspetto che lo rende particolarmente interessante è la duration modificata, pari a circa 1,95, quindi più bassa rispetto ad altri titoli simili. Questo significa che reagisce meno ai movimenti dei tassi, offrendo maggiore stabilità. Per chi cerca una rendita periodica significativa in un orizzonte breve, questo titolo rappresenta una scelta solida, capace di combinare prevedibilità e guadagno senza eccessiva esposizione.
Due alternative con vantaggi diversi: tra acquisto sotto la pari e stabilità del prezzo
A completare il quadro ci sono altri due BTP con scadenza nel 2027 che offrono approcci differenti. Il primo ha una cedola del 2,05% e scade il 1° agosto. Il prezzo di mercato si attesta vicino alla pari (circa 100,09 euro), con un rendimento lordo del 2,03% e netto dell’1,76%. La duration modificata è leggermente più alta (circa 2,01), ma resta su livelli contenuti, rendendolo adatto a chi punta su stabilità e semplicità.
Il secondo, con cedola dello 0,95% e scadenza 15 settembre, ha un approccio diverso: il prezzo sotto la pari (circa 97,73 euro) consente comunque di ottenere un rendimento lordo del 2,01% e netto dell’1,76%. La duration modificata, in questo caso, sale a 2,18. È il più sensibile alle variazioni dei tassi, ma anche quello con il maggior margine di crescita se acquistato a sconto.
La scelta tra questi tre dipende dalle proprie priorità: flusso cedolare, prezzo di ingresso o equilibrio tra i due. In tutti i casi, si parla di titoli affidabili a breve termine, capaci di restituire certezze in un orizzonte ravvicinato. Un’occasione concreta per chi vuole rimanere liquido ma non inattivo. E se la situazione cambiasse, nel 2027 si sarà pronti a riposizionarsi con lucidità.