Rottamazione%3A+con+reddito+basso+%C3%A8+possibile+il+taglio+delle+rate+per+evitare+il+pignoramento%3F
tradingit
/rottamazione-rate-pignoramento/amp/
Economia e Finanza

Rottamazione: con reddito basso è possibile il taglio delle rate per evitare il pignoramento?

Published by

Il contribuente che non ha pagato le rate della rottamazione rischia il pignoramento dei beni, cosa deve fare per evitarlo?

Con la pandemia Covid e la conseguente crisi economica, molte famiglie si trovano in difficoltà e anche considerando le proroghe delle scadenze della rottamazione, non sono riuscite a pagare le rate.

Rottamazione: con reddito basso è possibile il taglio delle rate ed evitare il pignoramento

È arrivato un quesito in redazione, che fotografa la situazione di molte famiglie italiane con redditi bassi e non riesco a far fronte alle spese e soprattutto a mettersi in pace con il Fisco. Rispondiamo al quesito di una nostra Lettrice, sulla soluzione possibile per evitare il pignoramento dei beni.

Rottamazione: con reddito basso è possibile il taglio delle rate ed evitare il pignoramento?

“Salve Dottoressa Angelina, le scrivo per chiederle un’informazione per quanto riguarda la Pace fiscale e la Rottamazione ter del 2019. Ho aderito ad entrambe le misure. Per quanto riguarda la pace fiscale, sono arrivate 5 rate di cui non sono riuscita a pagarne nemmeno una. Per la rottamazione, invece, ho pagato solamente la prima rata. La mia domanda è la seguente: essendo disoccupata con un’entrata di 400 euro mensile, decado dal pagamento di entrambe, oppure, devo fare qualche altra richiesta? È possibile richiedere una riduzione dell’importo delle rate? Ho solo una minima entrata? Ci sarà una nuova pace fiscale? Spero in una sua risposta perché mi sento soffocare e non so più come andare avanti. La ringrazio”.

Rottamazione cartelle esattoriali: attenzione alle scadenze per non perdere il beneficio

Decadenza dalla Pace fiscale

Purtroppo, se non si pagano le rate della rottamazione o saldo e stralcio, si decade dal beneficio, e le somme eventualmente versate, sono considerate come acconto sul debito dovuto, aumentato di interessi e sanzioni. Per mantenere in atto la rottamazione, il contribuente entro il 14 dicembre 2021 (ultimo termine) doveva versare le rate dovute nell’anno 2020 e 2021.

Rata rottamazione pagata in ritardo, cosa succede? La risposta sconvolge

Le prossime scadenze sono fissate nelle seguenti date:

1) 28 febbraio;

2) 31 maggio;

3) 31 luglio;

4) 30 novembre.

Ricordiamo che alla scadenza sono ammessi cinque giorni di tolleranza, ad esempio, la scadenza del 28 febbraio è pagabile entro il 7 marzo 2022.

Inoltre, conviene sempre effettuare un controllo della situazione debitoria attraverso il portale dell’Agenzia delle Entrate Riscossione, in modo da verificare l’effettivo debito. Per evitare azioni di pignoramento, il contribuente ha la possibilità di rateizzare l’intero debito fino ad un massimo di centoventi rate. I contribuenti che hanno difficoltà economiche, possono accedere ad un piano personalizzato in base alle esigenze economiche. Precisiamo che il debito non è ridotto, ma è interamente rateizzato con l’aggiunta di interessi.

Rateizzazione del debito fino a 120 rate

Il debito si può rateizzare fino a 120 rate, se il contribuente dimostra di non poter pagare il debito secondo il piano ordinario. In effetti, è possibile inviare una domanda tramite pece all’indirizzo specifico, allegando la documentazione che attesti il disagio economico. L’AdER accerta se le condizioni sono veritiere, e se l’esito è positivo, invia al contribuente le rate costanti da pagare.

È possibile contattare lo sportello online dell’Agenzia delle Entrate Riscossione, e parlare con un operatore in videochiamata, scegliendo l’ora e il giorno disponibile. Questo permette di non spostarsi da casa e ottenere assistenza per le operazioni da effettuare senza raggiungere le sedi territoriali.  Per prenotare l’appuntamento con un operatore è necessario essere in possesso delle credenziali SPID, CNS o CIE, accedendo all’area riservata.

Consiglio di attivare questo servizio e con l’operatore farsi aiutare per il disbrigo della pratica. Con il dilazionamento a 120 rate, può estinguere tranquillamente il debito senza gravare troppo sul bilancio familiare. Anche se molto dipende dall’entità del debito.

In riferimento ad una nuova rottamazione, anche se si è molto parlato di tale possibilità, al momento non c’è nessuna certezza, inoltre, non è chiaro se una possibile nuova rottamazione includerà le precedenti definizioni agevolate. Consigliamo di procedere con la rateizzazione del debito per evitare azioni esecutive.

Angelina Tortora

Giornalista pubblicista iscritta all'Ordine dei Giornalisti della Campania, ragioniera commercialista iscritta all'ordine dei Revisori Legali. Si occupa di tematiche fiscali e previdenziali. Aiuta il lettore nel disbrigo delle pratiche, dalle più semplici alle più complesse. Direttrice della testata giornalistica InformazioneOggi.it, impegnata in vari progetti editoriali e sociali. Profilo Linkedin

Recent Posts

Salva Casa: cambia tutto regione per regione, alcuni fortunati, altri penalizzati

Semplificare e integrare le pratiche edilizie davanti il Decreto Salva casa: cosa cambia in ogni…

58 minuti ago

Ferie: devi rispettare la scadenza del 30 giugno o arrivano le sanzioni

Quali sono le giuste modalità di fruizione delle ferie e quali tempistiche sono fissate per…

3 ore ago

Gli analisti non hanno dubbi: queste azioni valgono più dei prezzi attuali

Mentre la tensione in Medio Oriente esplodeva con raid aerei su Iran, Gaza e Yemen,…

4 ore ago

Le migliori azioni secondo le banche di affari: cosa stanno comprando davvero i grandi di Wall Street

Cosa accomuna una banca d’affari, un colosso del retail e una tech company da trilioni?…

5 ore ago

Quest’estate sarò la più bella grazie alla chirurgia estetica pagata in parte dallo Stato: il mio commercialista è un genio (e mia sorella non ne sa niente)

Esenzione IVA per i trattamenti di chirurgia estetica: arriva il chiarimento dell'Agenzia delle Entrate, per…

6 ore ago

Debito pubblico alle stelle: quanto è reale il rischio di patrimoniale, prelievo forzoso o tassa sui conti correnti nei prossimi mesi?

Quando il debito pubblico supera i 3.000 miliardi, si riapre puntualmente il dibattito su cosa…

7 ore ago