La Tari può essere ridotta grazie al nuovo bonus sogliole, una misura che introduce la possibilità di ottenere fino al 25% di sconto sulla tassa rifiuti. Il beneficio è destinato alle famiglie che rispettano specifici requisiti ISEE e di residenza, con l’obiettivo di alleggerire il peso delle bollette locali.
La questione delle tasse locali è sempre stata centrale per le famiglie italiane, soprattutto in un contesto economico in cui il costo della vita cresce e il potere d’acquisto diminuisce. La Tari, tassa sui rifiuti introdotta con la legge di stabilità 2014, rappresenta una voce fissa e inevitabile per le famiglie e le imprese. Negli ultimi anni sono state introdotte agevolazioni diverse, dai bonus sociali a sconti collegati al numero dei componenti del nucleo familiare. Oggi si affaccia un nuovo strumento: il cosiddetto bonus sogliole, che punta a rendere più equa la contribuzione e a sostenere le famiglie a reddito basso o medio-basso.
Secondo i dati elaborati dall’ANCI e riportati da diversi quotidiani nazionali, il costo medio della Tari in Italia varia da 180 € a oltre 450 € l’anno, con differenze notevoli tra Nord e Sud. In questo quadro, un taglio del 25% può incidere in modo significativo sul bilancio familiare, riducendo le spese fisse. L’agevolazione si colloca accanto ad altri strumenti già noti, come il bonus sociale per luce e gas, e si inserisce nelle misure di sostegno al reddito approvate negli ultimi mesi dal Governo.
Il bonus sogliole è rivolto a nuclei familiari residenti in Italia con ISEE non superiore a determinate soglie fissate dal Comune di residenza. La percentuale di riduzione della Tari può arrivare fino al 25% e riguarda esclusivamente l’abitazione principale, nonché le pertinenze registrate. Come chiarito da esperti del settore fiscale interpellati da Il Sole 24 Ore, lo sconto non è automatico ma deve essere richiesto ogni anno, presentando la certificazione ISEE aggiornata e l’apposita domanda al Comune.
Alcuni enti locali hanno già predisposto portali digitali dedicati per semplificare la procedura, mentre in altri casi la richiesta può essere trasmessa tramite CAF o patronati. È importante sottolineare che lo sconto non si applica alle attività commerciali, artigianali o industriali, ma soltanto alle famiglie. Secondo i dati raccolti dall’Osservatorio sulla finanza locale, circa il 18% delle famiglie italiane rientra già nei parametri che permettono l’accesso a queste agevolazioni.
Il peso della Tari non è uniforme sul territorio. Secondo un’analisi di Cittadinanzattiva, una famiglia di tre persone paga in media 320 € l’anno, con picchi che superano i 450 € in alcune aree del Sud. In città come Milano e Bologna, la spesa media oscilla tra i 250 e i 280 €, mentre a Napoli e Catania si registrano importi ben più elevati. In questo scenario, lo sconto del 25% garantito dal bonus sogliole potrebbe ridurre la spesa di una famiglia media di oltre 80 €, un risparmio che diventa ancora più rilevante per i nuclei numerosi.
Fonti del Ministero dell’Economia hanno sottolineato che il bonus si inserisce in una strategia di progressiva riduzione del carico fiscale locale, con particolare attenzione ai contribuenti più vulnerabili. Gli esperti del settore evidenziano però come resti centrale la necessità di una gestione efficiente del servizio di raccolta rifiuti: ridurre le tariffe senza garantire un miglioramento del servizio rischierebbe di creare ulteriori squilibri.
Il nuovo bonus sogliole, in definitiva, rappresenta un intervento che rafforza il sistema delle agevolazioni sociali già esistenti e che potrebbe interessare centinaia di migliaia di famiglie, soprattutto nelle grandi aree urbane dove la pressione fiscale locale è più elevata.
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