I Tribunali di Torino e Milano fanno ottenere il risarcimento a chi non ha potuto far richiesta del bonus.
Si tratta di un vero “bonus chance per la mancata richiesta del bonus”, un’occasione da non perdere. L’istituto in questione era già stato riconosciuto da tempo dalla Cassazione, ma solo di recente è stato esteso anche a bonus fiscali ed edilizi.

Prende il nome di “risarcimento per perdita di chance” questo “bonus del bonus”.
Subentra quando l’inadempimento dell’appaltatore determina una perdita concreta della possibilità di far ottenere un vantaggio al committente.
Sono le sentenze dei Tribunali di Torino e di Milano a garantire l’estensione in maniera sistematica del risarcimento anche in ambito fiscale ed edilizio.
La sentenza n. 6182/2024 del Tribunale di Torino ha riconosciuto il diritto al risarcimento al committente che ha sottoscritto un contratto per interventi agevolati mediante Superbonus 110%, ma per cui l’appaltatore ne ha tardato o non ne ha adempiuto gli obblighi tecnici e amministrativi.
Il risarcimento è quantificato come perdita dell’occasione, e si considerano anche i tempi di decadenza del bonus.
Anche la sentenza n. 356/2025 più recente del Tribunale di Milano segue lo stesso percorso giurisprudenziale. Infatti, il risarcimento non ricoprirebbe tutto il valore del bonus, ma è commisurato nella misura concreta in cui il contribuente lo avrebbe dovuto ottenere nel caso in cui l’appaltatore si fosse comportato come da regola.
Viene richiesto un onere probatorio rigoroso da parte del committente, ecco cosa bisogna dimostrare.
Come ottenere il risarcimento per la perdita del bonus, consigli pratici
Compresi i benefici dell’aggiornamento giurisprudenziale, bisogna dimostrare di avere gli elementi al fine di conquistare il risarcimento del bonus mancato.

Per poter ottimizzare pieno successo in giudizio, sono necessari i seguenti requisiti.
In primis, è necessario dimostrare di possedere la validità del contratto e degli obblighi assunti dall’appaltatore. Appunto, che ci siano errori progettuali, ritardi, o ancora omissioni di documentazione che consolidino un inadempimento grave ed imputabile.
Serve anche la condizione di avere grosse possibilità di ottenere il bonus se solo l’appaltatore non fosse stato inadempiente. Appunto, il fatto di avere un ISEE conforme con requisiti tecnici, o anche solo la documentazione pronta, sono utili a confermare ciò.
Si parla quindi di un vero nesso causale tra l’inadempimento e la perdita del beneficio.
Le sentenze danno maggiori tutele e garanzie, poiché aprono la via a operazioni risarcitorie dei proprietari nei confronti delle ditte inadempienti, ma ciò necessita di una documentazione precisa che ricostruisca dettagliatamente i fatti. Proprio per questo, si consiglierebbe l’assistenza di un avvocato con esperienza in diritto civile e tributario.