Siccome sono donna e precaria posso avere il bonus da 990 euro: fallo prendere subito anche a tua moglie

Avere un bonus conveniente è possibile, essere donna e precaria significa vivere difficoltà drammatiche oggigiorno.

Ogni donna precaria ha paura di arrivare a fine mese, e questo bonus da 990 euro è una manna dal cielo. Vivere da soli è diventato impossibile, ma con questo aiuto sarà possibile far fronte alla vita di tutti i giorni.

sfondo donna con mani che coprono volto e monete in crescita con scritta bonus
Siccome sono donna e precaria posso avere il bonus da 990 euro: fallo prendere subito anche a tua moglie- Trading.it

Si conferma il potenziamento delle misure di sostegno per il 2025, facendo particolare attenzione a chi si trova in difficoltà economiche. Sono iniziative finalizzate ad incentivare la mobilità, ridurre il peso dell’affitto, e favorire l’indipendenza economica femminile. L’ammontare totale potrebbe arrivare fino a 992 euro al mese per chi ne ha i requisiti previsti dalla manovra di Bilancio 2025.

Promuovere l’autonomia e ridurre le diseguaglianze di genere sono gli obiettivi che s’intendono perseguire, specie per chi ha a che fare con situazioni di precarietà lavorativa o familiare. Ma chi sono le donne che vi rientrano?

Quelle disoccupate, inoccupate e con redditi molto bassi. Si parla anche di madri single e di donne vittime di violenza. La modalità di conseguimento del beneficio è molto semplice, ecco cosa bisogna fare.

Essere donna e precaria è fonte di difficoltà, questo il bonus per la tutela delle fragilità

Ogni donna precaria può fare domanda del bonus per tutelare la propria condizione fragile. La richiesta va presentata mediante i canali ufficiali. Di norma, si tratta di servizi sociali comunali o INPS, il tutto seguendo le indicazioni dei bandi o dei decreti attuativi.

donna con banconote euro in mano
Essere donna e precaria è fonte di difficoltà, questo il bonus per la tutela delle fragilità- Trading.it

Ci sono dei limiti di reddito da rispettare, la residenza in Italia, e in certi casi avere minori o vivere situazioni di particolare disagio sociale. Come se non bastasse, subentrano altre misure correlate al suddetto bonus. Si parla di Reddito di Libertà, infatti oltre al sostegno di 992 euro, c’è questa misura che è destinata nello specifico alle donne vittime di violenza che nel 2025 hanno visto un incremento di 500 euro al mese per un anno.

Le risorse sono divise tra Regioni e in base ai criteri posti dai decreti nello specifico. L’inclusione attiva e l’emancipazione delle donne sono obiettivi di Welfare, ma ci sono comunque dei limiti e delle condizioni da garantire.

Le associazioni segnalano che il numero di beneficiarie resta limitato, rispetto al fabbisogno reale, e che l’accesso può essere ostacolato dalla burocrazia e dalle risorse insufficienti.

In conclusione, tale sostegno al reddito è un passo verso la tutela delle donne e la loro indipendenza. Ma che nonostante i nobili ideali, comunque permangono problematiche inerenti l’accessibilità e la presenza delle risorse concrete. Bisogna monitorare l’efficacia delle misure, e promuovere interventi per colmare la differenza di genere nel lavoro e nella società.

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