Controlli a tappeto nei prossimi mesi su contributi e sostegni economici, compresi quelli per i disabili. Filtrano timori tra i cittadini.
Già da qualche mese è iniziata a circolare l’indiscrezione secondo cui le istituzioni vorrebbero coinvolgere i Comuni per le attività di controllo su bonus e contributi economici. Alla fine pare che lo scenario, che per alcuni era solo fantascienza, stia diventando gradualmente realtà; forse solamente in pochi avrebbero immaginato un colpo di scena di questo tipo. Eppure è tutto vero, le amministrazioni dovranno portare avanti verifiche a tappeto, senza escludere le agevolazioni concesse per i disabili.
Una situazione particolare che però potrebbe rappresentare un’occasione più unica che rara per gli enti locali, visto che andranno a percepire una percentuale (variabile, ancora da valutare) per le operazioni portate avanti. Insomma, i sindaci in veste di controllori potranno, in definitiva, guadagnarci e collaboreranno a stretto contatto con la Guardia di Finanza che, negli ultimi mesi, è riuscita a portare alla luce diverse manovre fraudolente in molteplici ambiti.
Bonus facciate, bonus barriere architettoniche, Superbonus e chi più ne ha più ne metta. Questi sono solamente alcuni dei contributi finiti sotto il mirino delle autorità negli ultimi mesi, un pacchetto di verifiche è stato messo in campo per smascherare malintenzionati e truffatori. Non solo i controlli della Guardia di Finanza ma anche quelli delle amministrazioni comunali, con la volontà di interrompere operazioni irregolari e violazioni che, dando un’occhiata ai dati, sembrano sempre più numerose nel nostro Paese.
È questa la strada che il Governo ha scelto di percorrere per tenere sotto controllo una situazione che rischiava di degenerare, una struttura capillare per far sì che niente sfugga all’occhio vigile delle istituzioni. Il coinvolgimento dei sindaci, il loro impegno, sarà ovviamente premiato, perché agli enti locali sarà destinata una percentuale delle entrate derivanti dai fermi; resta da capire quale possa essere l’entità della stessa, anche perché prendere in carico nuove attività potrebbe essere una scelta azzardata per gli uffici tecnici.
Questi ultimi infatti sono particolarmente occupati nel seguire tutte le procedure e le situazioni legate agli appalti del Pnrr (Piano nazionale ripresa resilienza) e difficilmente potranno concentrarsi su altro.
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