Sono 3 i metodi per accedere alla pensione raggiunta l’età pensionabile

Una volta raggiunti i 67 anni di età è possibile accedere non solo alla pensione di vecchiaia ma anche ad altri due strumenti. Ecco quali.

In attesa di un possibile innalzamento dell’età pensionabile, al momento servono 67 anni di età per accedere alla pensione di vecchiaia ordinaria (oltre che 20 anni di contributi). Non si tratta, tuttavia, dell’unico metodo disponibile per smettere di lavorare.

pensione 67 anni
Sono 3 i metodi per accedere alla pensione raggiunta l’età pensionabile (trading.it)

A seconda dell’anzianità contributiva maturata e, in alcuni casi, del reddito e dello stipendio ricevuto durante la carriera lavorativa, ci sono altri due strumenti a disposizione, che consentono ugualmente di ottenere l’assegno previdenziale INPS al compimento dei 67 anni di età. Analizziamoli nel dettaglio.

2 misure alternative per andare in pensione a 67 anni

Oltre alla pensione di vecchiaia con 67 anni di età e 20 di contributi, è possibile accedere alla cd. pensione contributiva. Possono farlo soltanto i contributivi puri, cioè coloro che hanno iniziato ad accreditare versamenti a partire dal 1° gennaio 1996. Tale strumento, tuttavia, prevede una terza condizione: la maturazione di un assegno pensionistico non inferiore all’importo dell’Assegno Sociale (per il 2025, 538,68 euro al mese).

Pensione di vecchiaia
2 misure alternative per andare in pensione a 67 anni (trading.it)

La pensione spettante viene calcolata sulla base dei contributi realmente accreditati e, dunque, è necessario possedere un montante contributivo maggiore di 120 mila euro (in pratica bisogna aver versato più di 6 mila euro all’anno di contributi). Se non si maturano tali requisiti, l’assegno non può essere pagato.

Il secondo strumento non costituisce una vera e propria pensione, ma è utile per coloro che non riescono a raggiungere i 20 anni di contribuzione oppure non sono in grado di maturare l’ammontare minimo per l’assegno previdenziale. Si tratta dell’Assegno Sociale e richiede il rispetto di determinati parametri reddituali. In particolare, per un singolo contribuente si applicano le seguenti regole:

  • spetta quando il reddito personale non è superiore all’ammontare dello stesso Assegno Sociale;
  • può essere erogato per intero (ossia 538,68 euro al mese) soltanto se il beneficiario non ha ulteriori redditi;
  • nel caso in cui si posseggano altri redditi, l’Assegno Sociale è riconosciuto in misura ridotta e calcolato facendo la differenza tra 538,68 e il reddito mensile dichiarato.

Per i coniugi, invece, si prende in considerazione anche il reddito del partner. In tal caso, i limiti reddituali da rispettare sono i seguenti:

  • l’importo per intero viene attribuito quando il reddito familiare non è superiore a 1.077,38 euro al mese;
  • se il reddito supera tale soglia, l’assegno viene pagato in maniera ridotta, determinato in base alla differenza tra 1.077,38 e il reddito coniugale totale.
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