Sono entrato nella lista nera del Fisco semplicemente perché non ho aderito al concordato: ho i conti sotto controllo

Sanzioni salatissime per chi non è in regola, l’importanza del Concordato e a lista nera del Fisco.

Si intensificano i controlli, anche sui conti correnti, per le Partite IVA, nello specifico riguarda chi rifiuta il Concordato. Queste le condizioni dell’ADE con la Circolare n. 9/E del 24 giugno 2025, la quale ha riferito tutti i dettagli sulla questione. Chi non aderisce al documento preventivo biennale è chiamato in causa, un cambiamento epocale. Consolidata supervisione più attenta per le irregolarità.

sfondo mano che firma documento in tablet e lampadina allarme accesa
Sono entrato nella lista nera del Fisco semplicemente perché non ho aderito al concordato: ho i conti sotto controllo- Trading.it

Già l’art. 34 comma 2 del DLGS n. 13 del 2024 prevedeva una maggior supervisione dell’ADE e della Guardia di Finanza rispetto chi non aderisce al concordato. Si crea un equilibrio più chiaro, chi lo firma è escluso dalle ordinarie attività di accertamento per il biennio, portando il Fisco ad attenzionare su chi ha invece deciso di non siglare la proposta.

Ma ci sono ulteriori dettagli e considerazioni sugli stessi dati, poiché la circolare chiarisce che le banche dati saranno a completa disposizione dell’Amministrazione e della Guardia di Finanza. Si terranno conto anche di informazioni interconnesse e completate, e anche di quelle con archivi e registri pubblici.

Non mancheranno dati dei conti correnti, le fonti principali per individuare i profili più a rischio. Insomma, cosa di evince?

Controlli del Fisco, ecco perché è importante il concordato

Che le Partite IVA che non aderiranno al concordato preventivo biennale, avranno a che fare con un Fisco più rigoroso e mirato. Soprattutto questo, potrà contare di maggiori accessi a informazioni finanziarie e patrimoniali per accertarsi di tutto. Come gestire la questione?

calcolatrice, taccuino e penna su scrivania
Controlli del Fisco, ecco perché è importante il concordato- Trading.it

Aumentano i controlli, ma la legge n. 143/2024 ha posto anche una misura penalizzante di estrema importanza che le Partite IVA che non aderiscono al concordato preventivo biennale o che ne decadono. Si dimezzano le soglie di applicazione delle sanzioni accessorie per quanto concerne le imposte dirette e l’IVA.

Così, l’art. 12 del DLGS n. 471/1997 prevede l’applicazione di sanzioni accessorie. Si tratta di interdizioni da cariche sociali, partecipazioni a gare d’appalto pubbliche, o anche sospensioni da attività professionali e imprenditoriali. Ci sono delle soglie specifiche per le sanzioni amministrative.

In via ordinaria, se la sanzione è maggiore ai 50 mila euro, si applicano sanzioni per 3-6 mesi di natura accessoria. Ma se questa è oltre i 100 mila euro, la durata potrebbe andare fino a 12 mesi. Chi non aderisce le soglie sono dimezzate, da 25 mila euro e 50 mila euro.

Tra le sanzioni accessorie dice l’art. 21 comma 1 del DLGS 472/1997, ci sono quelle di interdizione da cariche di amministratore, sindaco o revisore di società di capitali ed enti. Ma anche quella di interdizione dalla partecipazione e gare d’appalti e forniture pubbliche e quelle del conseguimento o sospensione di licenze.

Gestione cookie