Cosa succede quando due colossi delle telecomunicazioni si sfidano sul terreno dei dividendi? E se ti dicessimo che entrambi stanno attirando sempre più attenzione dagli investitori nel 2025? Una corsa silenziosa ma costante si sta giocando tra chi offre rendimenti stabili e chi convince gli analisti. Ma la vera domanda è: chi sta davvero vincendo la fiducia del mercato?
In un panorama incerto, c’è chi guarda a queste due aziende con occhi ben aperti. Tra valutazioni aggiornate e aspettative rialziste, si nasconde molto più di quanto sembri. E forse, dopo aver letto, anche tu inizierai a guardarle in modo diverso.

Nel mondo degli investimenti, ci sono nomi che si muovono con discrezione ma che, nel tempo, si costruiscono una reputazione quasi inattaccabile. AT&T e Verizon ne sono l’esempio perfetto. Sono lì, sempre presenti, a distribuire dividendi quando altri tagliano, a mantenere quote di mercato anche quando la concorrenza si fa più agguerrita. Ma attenzione: non si tratta solo di stabilità. Da inizio 2025 qualcosa è cambiato. Le due aziende stanno ricevendo giudizi sempre più favorevoli da parte degli analisti, le valutazioni target si sono alzate e la domanda di servizi di telecomunicazione continua a crescere, spinta anche dalle nuove infrastrutture legate al 5G.
C’è chi dice che investire in AT&T o in Verizon significhi giocare in difesa. Eppure, quando si guarda ai numeri e alle valutazioni di quest’anno, sembra quasi che le regole siano cambiate. Forse non saranno le regine della crescita esponenziale, ma nel loro campo stanno tracciando un percorso preciso. E chi sa leggerlo, può davvero trarne vantaggio.
AT&T: ritorno di fiducia e solidità da dividendo
Nel 2025 AT&T ha iniziato l’anno con un’energia diversa. Il titolo, che si muove attorno ai 28,10 dollari, e come riuslta dalle riviste specializzate, viene seguito da ben 28 analisti e il consenso medio è un chiaro “outperform”. La valutazione target di 29,34 dollari, con un potenziale di crescita del 4,4%, suggerisce un moderato ma interessante margine di apprezzamento. Ma la vera attrattiva resta il dividendo, che continua ad aggirarsi attorno al 3%, sopra la media di molti settori.

L’azienda ha mantenuto una base clienti solida, nonostante un mercato in costante evoluzione. L’investimento nella rete 5G, combinato con una gestione più efficiente delle spese, ha convinto anche le principali banche d’affari, che da gennaio 2025 hanno aggiornato il proprio giudizio verso l’alto. Citi ha parlato di “stabilità sorprendente”, mentre Morgan Stanley ha indicato AT&T come una delle scelte preferite per chi cerca ritorni costanti con volatilità contenuta.
A gennaio, l’attenzione si è concentrata anche sulla data di stacco del dividendo. Un appuntamento che molti investitori attendevano per consolidare il proprio portafoglio con un titolo che, pur non facendo fuochi d’artificio, continua a restituire valore. Il 2025 potrebbe essere l’anno in cui AT&T rafforza la sua reputazione come punto fermo in un contesto sempre più incerto.
Verizon: rendimento generoso e prospettive in crescita
Verizon non sta a guardare. Con un prezzo attuale di 43,89 dollari e un target medio di 48,07 dollari, il titolo, secondo gli analisti, ha un potenziale di crescita del 9,52%, più ampio rispetto alla sua rivale. Ma è il dividendo, superiore al 4%, a fare davvero la differenza. In un periodo in cui i tassi iniziano a calare, un rendimento del genere appare sempre più interessante.
Anche per Verizon, il 2025 si è aperto con segnali positivi. Le prime trimestrali hanno mostrato ricavi in linea con le aspettative, ma è la fiducia degli analisti ad attirare l’attenzione. Bank of America ha aggiornato la raccomandazione a buy, sottolineando la capacità dell’azienda di mantenere margini interessanti anche in un contesto competitivo. Inoltre, le nuove partnership per ampliare le reti 5G nelle aree rurali hanno acceso nuovi riflettori sull’azienda.
Il titolo ha beneficiato anche del ritorno d’interesse da parte degli investitori istituzionali, che a inizio anno hanno aumentato le proprie posizioni. La data di stacco dividendi, fissata per fine gennaio, è stato un altro riferimento per chi cerca flussi costanti senza esporsi a titoli troppo volatili. Verizon non ha solo numeri solidi: ha anche una visione chiara. E in tempi di incertezza, questo pesa molto più di quanto si pensi.