Lo stipendio per i lavoratori italiani potrebbe essere più ricco: le soprese ci sono, occhio alla busta paga. Scopriamo insieme di cosa si tratta e facciamo un po’ di luce sulla questione.
I cittadini in questo particolare periodo, riescono con difficoltà ad arrivare alla fine del mese. Infatti, con i recenti rincari delle fornitura di energia elettrica e gas o anche con l’aumento dei carburanti come diesel e benzina, le difficolta sono davvero moltissime poiché nonostante gli aumenti, lo stipendio è fermo a 30 anni fa.
Tuttavia, in questo periodo il Governo ha messo in atto una serie di misure per adeguare almeno in parte gli stipendi e combattere con maggiore forza i rincari. L’obiettivo è dare una mano ai lavoratori che, nonostante gli sforzi, riescono a malapena ad arrivare con il proprio stipendio alla fine del mese. Proprio per questo motivo, gli stipendi stanno per aumentare fino alla fine del 2022. Scopriamo insieme di cosa si tratta e analizziamo nel dettaglio a cosa sono legati questi aumenti in busta paga.
Nonostante i numerosi aumenti di questo periodo, gli stipendi di tantissimi lavoratori sono fermi a 30 anni fa. Oggi purtroppo, la retribuzione prevista per i lavoratori non è sufficiente per affrontare nel migliore dei modi gli aumenti. Infatti, con l’aumento dell’inflazione si riduce notevolmente anche il potere di acquisto.
Tutto questo sta per essere colmato da un aumento di quanto previsto in busta paga per i prossimi mesi. Nel dettaglio, tre saranno le buste paga più ricche in quest’ultima metà del 2022. La prima arriverà già a luglio e sarà una sorpresa per i lavoratori che l’attendono con ansia: in questa mensilità, infatti, viene aggiunto quanto previsto dal bonus 200 euro una tantum.
Ancora, nello stesso mese sarà rimborsato anche lo spettante dopo la dichiarazione dei redditi, per coloro che l’hanno presentata entro il 31 maggio 2022.
Un’altra piacevole sorpresa arriverà poi ai lavoratori che riceveranno la busta paga di ottobre, riferita al mese di settembre 2022. In tale mensilità, infatti, farà il suo debutto il cuneo fiscale. L’obbiettivo, infatti, è quello di contrastare la perdita del potere d’acquisto riducendo la differenza che c’è tra stipendio lordo e netto.
Tale misura sarà provvisoria e verrà applicata solamente nell’ultimo quadrimestre dell’anno, rimandando i discorsi relativi a una stabilizzazione alla legge di Bilancio del 2023. Essa, infine, riguarderà i redditi inferiori a 35mila euro.
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