Cosa succede quando un titolo amato dal mercato perde slancio proprio mentre tutti se lo aspettano in volata? Cosa indica davvero un prezzo che si aggira vicino a soglie psicologiche? E quando le medie mobili si incrociano con le trend line, stiamo per assistere a una svolta o solo a una pausa tecnica?
Non sempre le risposte sono immediate, e a volte le vere opportunità si nascondono nei segnali più sottili. Ecco perché è il momento di guardare con attenzione a STM, ma occhio: le apparenze possono ingannare.
Ci sono momenti in cui il mercato ti costringe a rallentare, ad osservare più che agire. Ed è proprio questo il caso di STM, che dopo aver toccato un massimo a 26,966 euro durante febbraio, si trova ora su livelli ben più bassi, intorno ai 16,20 euro. Non è solo una discesa tecnica, è anche un momento psicologico importante. Siamo in un’area dove passa la media mobile a 200 mesi e una trend line che parte dai minimi di maggio 2023, una dai massimi di novembre 2021. Eppure, i segnali di una vera ripartenza, almeno per ora, non si vedono, anzi le cose sembrerebbero volgere ulteriormente al peggio. L’indicatore Alligator, molto seguito dai tecnici, mostra uno swing ribassista su tutti i principali time frame: giornaliero, mensile e trimestrale. Serve cautela, ma anche un occhio attento ai dettagli.
La fase attuale di STM è caratterizzata da incertezza e nervosismo. I livelli chiave sono lì, ben visibili, ma il titolo sembra incapace di sfruttarli. La rottura fra giovedì e venerdì scorso del supporto immediato che si trova attorno ai 19 euro, appena perso ha aperto la strada a ulteriori ribassi, anche verso l’area dei 17,50/17 euro ed oltre.
Sul fronte opposto, una prima resistenza tecnica si trova a 22 euro, ma per parlare di un vero cambio di trend servirebbe un ritorno stabile sopra quota 24 euro. I prezzi attuali, però, si muovono in modo troppo incerto per dare segnali forti. Questo è un momento di osservazione, non di azione impulsiva.
Durante il mese di marzo 2025, STM non ha lanciato notizie particolarmente eclatanti, ma l’interesse degli analisti resta alto. Secondo Marketscreener, la raccomandazione media è “Accumulate”, con 22 analisti che coprono il titolo. L’ultimo prezzo di chiusura è stato di 16,20, mentre il prezzo obiettivo medio è fissato a 24,85 euro, con un potenziale upside di circa il 53%. Numeri che fanno riflettere. Nonostante il calo recente, il consenso rimane positivo, anche se prudente. Sarà interessante capire se le prossime settimane confermeranno questo scenario oppure se emergeranno nuovi elementi a cambiare le carte in tavola. Il panico dai dazi comunque non è tranquillizzante ed invita all’estrema prudenza.
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