Secondo il ministro Salvini, le regole Isee vanno cambiate perché le agevolazioni, secondo le sue parole, vanno sempre agli stessi.
Una festa dell’Udc molto movimentata dove due ministri importanti per l’economia italiana, hanno fatto dichiarazioni forti sul futuro delle famiglie italiane.

Salvini ha parlato di ISEE, Giancarlo Giorgetti, ministro dell’Economia leghista, ha parlato di intervento sull’Irpef. Matteo Salvini ha detto che a suo parere sarebbero da rivedere le regole del reddito Isee, perché tutti i bonus vanno troppo spesso sempre agli stessi. E per fare questo, all’interno della maggioranza, conta anche sul supporto dell’Udc. Per quanto riguarda il rapporto tra alleati, il leghista ha sottolineato: “stiamo insieme non per dovere ma per piacere: andiamo a dare il meglio nelle 7 Regioni nelle quali si vota e poi facciamo le nostre battaglie comuni”.
L’Isee è il termometro della situazione economica di ogni nucleo familiare in Italia, di tutte le persone riportate sullo stato di famiglia, che risultano abitare nella stessa abitazione. Si calcola a partire dai dati indicati nella Dsu (Dichiarazione Sostitutiva Unica) e rimane valido fino al 31 dicembre dello stesso anno in cui è stata presentata la Dsu. Salvin non ha specificato come voglia cambiare le regole, ha però puntualizzato che un cambiamento porterà alla fruizione per nuovi beneficiari e, automaticamente, alla decadenza per parte dei vecchi fruitori. L’ultima grande modifica all’Isee è entrata in vigore dal 3 aprile 2025: si tratta della esclusione dal calcolo dell’indicatore dei titoli di Stato, dei buoni fruttiferi postali e dei libretti di risparmio postale, nel limite complessivo di 50.000 euro.
Il governo vuole cambiare l’economia italiana
Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha ribadito l’intenzione di portare avanti misure fiscali come la riduzione dell’Irpef e la rottamazione delle cartelle.

“Tutti gli impegni internazionali connessi alle spese della Difesa, al sostegno all’Ucraina non sono gratis – ha detto alla festa Udc – e quindi tenuto conto il quadro d’insieme metteremo in fila le priorità. Sappiamo perfettamente quelle che sono le priorità e lo faremo sempre rispondendo assolutamente a quelle che erano indicate sul nostro programma elettorale”.
Il ministro ha escluso l’ipotesi di una Manovra correttiva, sottolineando come la rotta sia già quella giusta secondo le istituzioni europee. Per spiegare la sua linea, Giorgetti ha usato una metafora automobilistica: “è come in una macchina – ha detto – c’è chi accelera e tornerà sempre ad accelerare, c’è chi frena e c’è quella funzione che permette la macchina di guidare. Il mio obiettivo è garantire che questa macchina arrivi sicura a destinazione in piena efficienza. Quindi se ogni tanto freno lo faccio per il bene di tutti”.
L’obiettivo resta quello di garantire sollievo fiscale a famiglie e lavoratori, con particolare attenzione ai nuclei numerosi e alle spese scolastiche.