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Economia e Finanza

Su quale materia prima puntare nei prossimi anni? La scommessa che potrebbe raddoppiare il valore

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Se ti chiedessero su cosa investire nei prossimi cinque o dieci anni, quale risposta ti verrebbe in mente? Oro? Petrolio? Oppure scommetteresti su qualche nuova risorsa emergente?

Beh, la verità è che mentre alcune materie prime restano i soliti evergreen, altre stanno iniziando a guadagnare terreno con previsioni di crescita incredibili.

Su quale materia prima puntare nei prossimi anni-trading.it

La domanda vera è: qual è la scommessa più interessante oggi? Perché, diciamolo, la possibilità di raddoppiare il valore di un investimento esiste, ma non è certo un gioco da ragazzi.

Un nuovo scenario: la transizione energetica

Da anni si parla di transizione energetica e di come il mondo si stia allontanando dai combustibili fossili. Questo cambiamento, quasi obbligato, non è solo una questione ambientale, ma una reale opportunità economica. Materie come litiorame e terre rare stanno diventando il cuore pulsante di questa trasformazione. Basti pensare alle batterie per auto elettriche o alle tecnologie per lo stoccaggio dell’energia rinnovabile.

Per esempio, il litio, spesso definito “l’oro bianco del XXI secolo”, ha visto una crescita esplosiva negli ultimi anni e gli analisti prevedono che la domanda continuerà a salire esponenzialmente. Secondo dati recenti, si stima che entro il 2030 la domanda globale di litio triplicherà, con una produzione ancora lontana dal soddisfare questa esigenza.

Il rame: il protagonista silenzioso

E poi c’è il rame, spesso sottovalutato ma essenziale per qualsiasi progetto di infrastruttura energetica e digitale. Per capirci meglio: il rame è ovunque. Nei cavi elettrici, nei pannelli solari, nei veicoli elettrici, nelle turbine eoliche. Con l’accelerazione dei piani di transizione energetica, la richiesta di rame è destinata a superare l’offerta. Secondo la banca d’investimento Goldman Sachs, il rame potrebbe raggiungere valori record nei prossimi anni, proprio a causa di questa scarsità relativa.

Insomma, puntare sul rame oggi è come investire in un bene che tutti useranno, ma che pochi hanno già compreso a fondo

Una miniera di opportunità: le terre rare

Oltre a litio e rame, c’è un altro gruppo di risorse che sta attirando gli occhi degli investitori più attenti: le terre rare. Questi elementi, nonostante il nome, non sono propriamente “rari”, ma la loro estrazione è complessa e costosa. E sai chi ne ha bisogno? L’intera industria tecnologica.

Smartphone, magneti permanenti per motori elettrici, chip, sensori e dispositivi medici: tutto questo dipende dalle terre rare. Ad esempio, il neodimio e il disprosio, due dei componenti chiave delle terre rare, sono fondamentali per i motori delle auto elettriche e per le turbine eoliche. La crescita del settore automotive green e delle energie rinnovabili sta portando queste risorse sotto i riflettori, e alcuni analisti ritengono che siano fra le materie prime più sottovalutate di oggi.

Cosa dicono gli esperti

Se mettiamo insieme tutti i pezzi, emerge un quadro chiaro: la scommessa più interessante sembra essere sulle materie prime legate alla tecnologia green. Oltre al litio, rame e terre rare, alcuni esperti citano anche il nichel e il cobalto, indispensabili per migliorare le prestazioni delle batterie di nuova generazione.

Cosa dicono gli esperti-trading.it

Non è un caso che grandi istituzioni finanziarie stiano aumentando la loro esposizione su questi asset. Secondo uno studio di BloombergNEF, l’investimento globale in materie prime legate all’energia pulita potrebbe superare i 1.700 miliardi di dollari entro il 2030. Questo significa che chi si muove oggi, potrebbe trovarsi davanti a rendimenti che raddoppiano (o addirittura triplicano) nel giro di pochi anni.

Ma è davvero così semplice?

Ovviamente no. Investire in materie prime comporta rischi e richiede una buona dose di pazienza. I mercati delle commodity sono volatili, influenzati da fattori geopolitici, costi di estrazione e innovazioni tecnologiche.

Per questo motivo, la chiave è diversificare: non puntare tutto su una sola materia prima, ma costruire un portafoglio equilibrato, magari scegliendo ETF specializzati o fondi che seguono l’andamento di più risorse contemporaneamente. E soprattutto, mantenere lo sguardo fisso sul futuro, dove la tecnologia e la sostenibilità non saranno più solo trend, ma necessità concrete.

E tu, su cosa punteresti nei prossimi anni? Preferiresti giocare sul sicuro con l’oro e l’argento, oppure saresti pronto a scommettere sulle nuove materie prime che guideranno la trasformazione globale? A volte, le migliori opportunità si trovano proprio lì, dove pochi stanno guardando.
Gerardo Marciano

Laureato in Giurisprudenza con indirizzo economico, ha ricevuto un Premio Internazionale alla Carriera conferito dal Senato Accademico della Facoltà di Scienze Aziendali e Sociali di ISFOA. Collabora e scrive articoli su tematiche finanziarie per numerose riviste nazionali e internazionali. È autore e coautore di oltre 40 eBook dedicati alla storia dei mercati e all’analisi statistica delle loro serie storiche. Negli anni ha partecipato, in qualità di esperto di storia dei mercati e statistica, ai principali eventi nazionali nel settore del trading e degli investimenti. È stato ospite di canali televisivi come Class CNBC, Le Fonti TV, Finanza Now, Money TV, e le sue opinioni sono state riprese da testate nazionali e internazionali, tra cui Avvenire, Il Sole 24 Ore, Alliance News e MF Dow Jones. Ha inoltre partecipato a trasmissioni radiofoniche in Italia e all’estero. È stato Amministratore Delegato e proprietario di Proiezionidiborsa.it fino al novembre 2023, un sito che, secondo i dati di Alexa, per diversi mesi è stato tra i primi posti nella classifica dei siti italiani più letti.

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