Successione “adesso è tutto automatico e non serve accettazione” come difendersi dalla novità

Se dal 1° gennaio 2025 la successione e la sua gestione diventa tutto automatico, bisogna capire come funziona l’autoliquidazione.

È proprio l’autoliquidazione a determinare questo grande cambiamento, dal 1° gennaio 2025 il tema successione ha subito degli importanti cambiamenti, specie di questi tempi in cui è più evidente. Non entrerà in gioco l’Agenzia delle Entrate per determinare ciò, ma se ne occuperanno i singoli eredi seguendo la suddetta procedura. Soprattutto è la Cassazione a dettare novità importanti.

sfondo persone stringono mano e tondo con martelletto e libri legge
Successione “adesso è tutto automatico e non serve accettazione” come difendersi dalla novità- Trading.it

Con la successione sono destinati a cambiare parecchi aspetti, si parla si un procedimento che adesso diventa quasi del tutto automatico. Questo equivale a dire che la maggior parte delle persone si troveranno ad avere a che fare con una gestione molto più smart e veloce, riducendo non di poco la burocrazia.

La pratica segue l’autoliquidazione, cioè non passa dall’Agenzia delle Entrate, ma se ne occuperanno gli eredi a calcolare e riversare l’imposta in questione sulla base della dichiarazione e sulla normativa. Inoltre, c’è un nuovo utilizzo dello stesso diritto civile in tema di accettazione.

In poche parole, si ha a che fare con un sistema molto più snello e pratico, e con ciò si tiene conto del fatto che dati i numerosi aggiornamenti, bisogna sempre controllare se la propria situazione è in regola.

Come diventa tutto automatico adesso con la successione: la sentenza nel dettaglio

La gestione della pratica di successione potrebbe mettere in confusione non poco, ma con la pronuncia della Cassazione tutto adesso diventa più chiaro per la sua finalizzazione. Ecco cosa dice la sentenza nel dettaglio e cosa è importante sapere.

persone si stringono la mano davanti avvocato
Come diventa tutto automatico adesso con la successione: la sentenza nel dettaglio- Trading.it

È stata la sentenza n. 18252 dello scorso 4 luglio a determinare il seguente esito. La Corte di Cassazione ha con fermezza stabilito che il soggetto passivo dell’imposta di successione, è chiamato all’eredità e non è necessaria al contempo però, porne la sua accettazione.

Delle condizioni che appaiono discordanti, ma che difatti non lo sono. Significa che fiscalmente, si ha quindi l’obbligo di pagare l’imposta, e ciò nasce con la chiamata all’eredità, ma non con l’accettazione.

Quest’ultimo aspetto era invece chiaro e caro al diritto civile. Infatti, era proprio a quest’ultimo che si faceva richiamo, implicando anche l’accettazione quindi. Succede che l’erede deve pagare l’imposta anche sulla pratica di successione devoluto al suo dante causa che non ha invece accettato l’eredità.

Una gestione che la maggior parte delle persone non conoscono, ma che a tal proposito apporta non poche modifiche. Da qui, la stessa Cassazione ha accolto il ricorso dell’Agenzia delle Entrate ponendo un’importante conferma, cioè che le regole fiscali sono autonome rispetto a quelle civilistiche per quanto concerne la pratica e la sua gestione.

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