Successioni, attenzione alla disciplina 2025: è retroattiva, cosa cambia

Innovazioni giurisprudenziali in tema successioni, la disciplina 2025 è retroattiva, ecco come e perché.

La disciplina sulle successioni nel 2025 è retroattiva, ma cosa significa? Entrano in gioco gli esenti non responsabili solidali per il debiti di altri eredi, la questione è stata gestita dall’ordinanza n. 15743/2025 della Cassazione dello scorso 12 giugno. È stato stabilito un importante principio, quello destinato a regolare la pratica.

sfondo persone che si stringono la mano e libri e martelletto del giudice
Successioni, attenzione alla disciplina 2025: è retroattiva, cosa cambia- Trading.it

Persino prima dell’entrata in vigore della Legge n. 105 del 4 luglio 2024, quella che ha introdotto la specifica disposizione, era stato stabilito che un erede che è un ONLUS e che ha l’esenzione dell’imposta di successione, non è soggetto alla responsabilità solidale per quest’ultima, che invece è dovuta dagli altri legatari o eredi che siano. Questo è secondo quanto disciplinato da varie norme, come l’art. 3 comma 1 del DLGS 346/1990, poi confermato dal DLGS n. 117/2017.

Il principio che determina ciò è dato da una ragione abbastanza chiara. Se questo fosse stato considerato responsabile in solido, verrebbe di conseguenza vanificata la ratio legis, cioè l’intento stesso della legge, di escludere la sua posizione di soggettività passiva o di qualsiasi altro titolo per l’obbligazione tributaria.

In poche parole, l’esenzione definitiva per questi, li libera anche dalla responsabilità per il debito fiscale di altri, nello stesso ambito della successione. Ma come implica la retroattività?

Come la disciplina 2025 sulle successioni diventa retroattiva, indicazioni

Analisi dell’aggiornamento della disciplina valida nel 2025 per le successioni, c’entra la gestione retroattiva. Queste tutte le indicazioni pratiche da seguire per essere in regola.

persone che parlano alla scrivania
Come la disciplina 2025 sulle successioni diventa retroattiva, indicazioni- Trading.it

È stata la legge del 4 luglio 2024, la n. 104, a introdurre importanti novità per gli ETS, cioè gli Enti de Terzo Settore.  Tra queste ci sono i limiti per il rendiconto per cassa, ma anche la possibilità di porre in essere rendiconti per voce aggregate per enti minori. Senza dimenticare anche le nuove soglie per l’obbligo di nomina dell’organo di controllo.

Nello specifico, l’art. 7 della legge integra il comma 5-bis all’art. 36 del Testo unico delle successioni e donazioni, una modifica che prevede un’esenzione al regime di solidarietà passiva per il versamento dell’imposta sulle successioni.

Quindi, gli ETS che sfruttano il trasferimento di matrice gratuita per le attività statuarie in cui sono implicati, perseguono in maniera esclusiva quelle che possono essere definite delle “finalità civiche, solidaristiche, e di utilità sociale”. Queste ultime definizioni sono molto importanti per il caso.

Inoltre, all’art. 4 del DLGS n. 346/1990 si menzionano altri soggetti da tenere in considerazione. Si parla di enti pubblici, fondazioni, associazioni riconosciute legalmente con scopi esclusivi di assistenza, studio, ricerca e educazione, tutti questi perseguono finalità di pubblica utilità inserite nelle ONLUS.

Grande conferma, da non dimenticare, è che tali principi sono stati confermati dall’ADE con la circolare n. 5 dello scorso 16 aprile.

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