Forte agevolazione sulla casa: come funziona la garanzia dello Stato, la guida per approfittarne nel dettaglio.
Compiere dei passi importanti, come l’acquisto di una casa, può rivelarsi difficile non solo dal punto di vista burocratico ed economico, ma anche pratico. Talvolta, infatti, ci rendiamo conto di non avere a disposizione abbastanza garanzie affinché un mutuo ci venga concesso e, di conseguenza, pur consapevoli di poter sostenere tale spesa, rimaniamo esclusi da tale possibilità. Ecco la forte agevolazione: la guida per approfittare della garanzia dello Stato.
In un panorama variegato, fragile e complesso come quello che caratterizzano l’economia e il mercato nostrano, alcuni incentivi potrebbero non essere noti a tutti. Il che, ammettiamolo, è un peccato, soprattutto se potrebbero rivelarsi decisivi e cruciali. Ecco, dunque, cosa sapere sulla forte agevolazione relativa alla casa.
Ebbene, non tutti sono a conoscenza del fatto che, laddove si debba acquistare casa e non si detengano sufficienti garanzie per gli istituti di credito, si può fare affidamento sul Fondo di Garanzia prima casa da parte dello Stato Italiano. Per avervi accesso, ovviamente, occorrono una serie di requisiti, chiariamo nel dettaglio di che si tratta e come funziona.
Il fondo è uno strumento destinato ad estendere le garanzie economiche di un soggetto, così da facilitare l’accesso al mutuo presso banche e simili. Si può utilizzare solo per acquisto, ristrutturazione o efficientamento energetico di un immobile. Inoltre, quest’ultimo deve figurare come prima casa, mentre il titolare non deve possedere altri immobili di residenza. Infine, occorre verificare quali banche hanno aderito alla convenzione per comprendere se possibile sfruttare tale soluzione.
Come funziona, dunque? Laddove la domanda venga accettata, lo Stato funge da garante per una percentuale fino all’80% del valore dell’immobile, con un limite massimo di mutuo ipotecario fino a 250 mila euro. Ma quali sono i requisiti necessari per fare domanda?
In primo luogo l’immobile deve trovarsi in Italia e non essere considerato “di lusso”. Ancora, l’abitazione deve corrispondere alla prima casa di residenza. Ad avere priorità sarebbero coppie giovani sposate o conviventi da almeno due anni e con uno dei partner di età inferiore a 36 anni. E, ancora, famiglie monogenitoriali con minori, soggetti che beneficiano di alloggio popolare o giovani di meno di 36 anni.
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