Quando si riceve un’eredità c’è un’imposta da pagare in base al grado di parentela con il defunto. Ma chi paga la tassa di successione e chi non è tenuta a pagarla?
Gli eredi che ricevono un’eredità sono obbligati a pagare una tassa sul valore ricevuto in eredità. In effetti, lo Stato incassa tramite le tasse una parte dei beni ereditari. La tassa da pagare si chiama tassa di successione e ha dei criteri ben precisi sul calcolo e sull’obbligo di pagamento.
La tassa di successione, si applica su tutta l’eredità ricevuta dopo il decesso di una persona, ma non si applica a tutti nello stesso modo. Infatti, le aliquote e le franchigie sono diverse a seconda il grado di parentela. Si applicano le seguenti aliquote:
a) il 4% per coniuge e familiari in linea retta, nello specifico: genitori, figli, nipoti e nonni. Il 4% si applica sui beni ricevuti al netto dei debiti, su una franchigia di un milione di euro per ogni erede. Quindi, se l’eredità ricevuta non supera la franchigia, al Fisco non bisogna versare niente;
b) il 6% per sorelle e fratelli per i beni ricevuti, al netto dei debiti con una franchigia di 100.000 euro per ogni erede. Anche qui, se l’eredità non supera la franchigia, nulla e dovuto;
c) 6% per i parenti del quarto grado, detratti i debiti e senza nessuna franchigia. Ad esempio, su un importo ereditario di 1.000 euro si paga una tassa di successione di 60 euro.
d) 8% per tutti gli altri soggetti su tutti i beni ricevuti detratti i debiti senza nessuna franchigia. Quindi, sul valore complessivo dell’eredità bisogna pagare una tassa di successione dell’8%.
Gli eredi che sono portatori di handicap, sono obbligati a rispettare le aliquote sopra indicate, ma la franchigia a seconda il grado di parentela è di 1.500.000 euro.
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L’imposta di successione si paga con il modello F24, da versare in posta o in banca, e inoltre, bisogna inoltrare la comunicazione di successione all’Agenzia delle Entrate entro un anno dall’apertura della successione.
La tassa di successione non si paga sui seguenti beni lasciati in eredità: titoli di stato, veicoli, polizze vita, rami di aziende o quote in società di capitali, sul Trattamento di Fine Rapporto (TFR) e le prestazione erogate nei Fondi di previdenza complementare.
Inoltre, ci sono casi in cui la tassa non si deve pagare. Nello specifico, quando si presentano le determinate circostanze:
a) l’eredità riguarda parenti in linea retta e il patrimonio ereditato non supera i 100.000 euro, compresi diritti reali su beni immobili.
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