Indicazioni per la gestione delle criptovalute nel testamento, come evitare guai che fanno perdere tutto.
Chiaramente il principale incubo legato alla questione testamento e criptovalute è quello di una possibile perdita di ricchezze da ereditare. Con questa guida si propone una gestione pratica, soprattutto agevole, alla portata di tutti.

È necessario imparare a gestire le criptovalute davanti l’eredità proprio per l’aumento del loro uso davanti la pianificazione patrimoniale e accessoria. Bisogna garantire un adeguato passaggio agli eredi, cercando tutte le modalità migliori per eliminare rischi di perdita degli asset digitali. Chi detiene bitcoin e altre valute digitali deve considerare come trasferire in maniera corretta il patrimonio in questione.
Le cripto integrano il patrimonio, e un esperto della materia fiscale, Alberto Franco, evidenzia che non ci sono dubbi sul fatto che gli eredi abbiano diritto a subentrare al patrimonio digitale del defunto con tanto di accesso ai portafogli con cripto-attività.
A confermare ciò è la circolare n. 30/E del 2023 dell’ADE, ma la questione non è solo se questi eredi possano accedervi, è più il “come”, possano concretizzare ciò.
Aspetti fiscali e rischi da considerare davanti testamento e criptovalute
Lo stesso esperto evidenzia che ci sono stati diversi casi in cui i patrimoni sono andati persi a causa della disattenzione nella gestione delle informazioni. Caso che può aiutare a capire, è quello di James Howells, un ingegnere gallese che aveva perso l’hard disk con la chiave per accedere a 8 mila Bitcoin nel 2013, e che oggi valgono 750 milioni di euro! È impossibile recuperarli?

Si direbbe di sì, la perdita di accesso è uno dei rischi maggiori davanti l’eredità delle criptovalute. Pianificando adeguatamente il proprio patrimonio, si può affrontare un disagio del genere in maniera efficace. Se le cripto-attività sono depositate in piattaforme dedicate o exchange, si potrebbe avere accesso al conto solo dopo la morte in maniera più semplice dei wallet non custodial.
Bisogna quindi contattare l’exchange fornendo la documentazione legata al decesso, e in base alla successione, l’accredito dei fondi può avvenire sul conto corrente del morto, oppure agli eredi. Per semplificare la successione, serve avere strumenti finanziari utili a ciò come ETC e ETN, i quali replicano l’andamento degli asset sottostanti, senza richiedere una gestione diretta da parte degli eredi.
Fiscalmente bisogna tenere conto, secondo Daniele Delfrate Dottoressa Commercialista, del fatto che ai trasferimenti in questione si applica l’imposta sulle successioni e donazioni secondo la circolare sopracitata dell’ADE.
L’imponibile si calcola sul valore venale dal momento dell’apertura della successione e donazione, aspetto che viene reperito mediante la piattaforma usata per comprare le valute digitali o altri mercati dove si negoziano.
Infine, se il defunto era residente in Italia, ci sarà l’imposta italiana, ma se il defunto risiedeva all’Estero, si tasseranno solo i beni in Italia.