TFR in busta paga ogni mese: arriva la rivoluzione della Cassazione, chi guadagna e chi perde

Si può avere il TFR in busta paga ogni mese, lo dice la Cassazione nella sentenza n. 13525 dello scorso 13 giugno.

La Cassazione è contraria, ci sono delle controversie e dei rischi, per cui c’è chi avrà il TFR in busta paga ogni mese e chi no. L’accordo individuale gioca un ruolo essenziale. Anche perché si allinea alle recenti indicazioni dell’INL.

sfondo uomo legge documenti e tondo con salvadanaio porcellino e banconote euro
TFR in busta paga ogni mese: arriva la rivoluzione della Cassazione, chi guadagna e chi perde- Trading.it

L’Ispettorato Nazionale del Lavoro e la Cassazione si allineano nella sentenza di quest’ultima, la n. 13525 dello scorso 13 giugno. Non si può ricevere il TFR in busta paga ogni mese mediante l’accordo individuale. Il Trattamento di Fine Rapporto è una retribuzione differita, vista come un “salvadanaio” per il lavoratore che va erogata al termine del rapporto lavorativo. Il Codice Civile all’art. 2120 prevede la possibilità di richiedere un’anticipazione, ma solo a queste condizioni.

Ci deve essere almeno l’anzianità di servizio di 8 anni presso lo stesso datore di lavoro, la frequenza deve essere una sola volta durante il rapporto, e l’importo massimo il 70% del TFR accantonato. La stessa causale necessita di specifiche importanti. Dalle spese sanitarie straordinarie a quelle finalizzate per l’acquisto della prima casa.

All’ultimo comma si analizzano i contratti collettivi e i patti individuali al fine di stabilire le “condizioni di maggior favore”, ed è proprio sull’interpretazione della clausola che si basa la discussione.

È illegittimo per la Cassazione porre un accordo individuale che determini l’erogazione continuativa e mensile del TFR in busta paga, pure se si stipula con l’ausilio dei sindacati. Questo perché la Cassazione ha dato ragione all’INPS.

Come ottenere il TFR in busta paga ogni mese, indicazioni pratiche

Per la Cassazione aveva ragione l’INPS, questa aveva riqualificato le somme come retribuzione aggiuntiva, richiedendo il pagamento dei contributi previdenziali, dato che la stessa percezione mensile del TFR comporta anche una tassazione maggiore. Questo perseguendo l’aliquota IRPEF ordinaria. Ma allora non è mai possibile ottenere il TFR in busta paga ogni mese?

persona legge documenti
Come ottenere il TFR in busta paga ogni mese, indicazioni pratiche- Trading.it

Il ragionamento della Cassazione si fonda sul fatto che l’anticipazione continuativa snatura la funzione del TFR come sostegno economico al termine del rapporto, e trasforma un’eccezione, cioè l’anticipazione una tantum in condizione specifiche, in prassi ordinaria. Ciò svuoterebbe la ratio dell’istituto stesso.

L’interpretazione è di natura “restrittiva”, si limita a deroghe che ampliano i presupposti per l’anticipazione. Appunto, causali aggiuntive, meno di otto anni di anzianità, e l’importo maggiore al 70%. Ecco quando è possibile. Ma il tutto senza alterarne il fatto di essere un “evento eccezionale”.

Non mancano critiche, come quella in merito all’espressione di “condizione di miglior favore” che potrebbe ampliare una maggior flessibilità temporale, o anche di matrice funzionale. Poiché potrebbero subentrare esigenze di liquidità del lavoratore stesso, rendendo l’erogazione mensile più favorevole.

Sussiste un doppio limite non scritto, quello della causale specifica per l’anticipazione e l’esclusione dell’erogazione mensile. Ultimo rischio, se l’anticipo è considerato illegittimo come TFR, non dovrebbe essere in automatico riqualificato come stipendio e assoggettato a contributi. Potrebbe configurarsi come indebito oggettivo, e c’è la possibilità del datore di chiedere le restituzione delle somme al dipendente, invece che pagare contributi su esse.

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