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Economia e Finanza

TFR, nuova stangata: averlo in anticipo diventa molto più difficile, ma c’è la scappatoia

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TFR, se anche tu desidereresti averlo in anticipo c’è qualcosa che dovresti assolutamente sapere. Sta cambiando tutto

Il Trattamento di Fine Rapporto è una parte della retribuzione di un lavoratore dipendente che, di norma, gli viene erogata al termine del rapporto di lavoro, indipendentemente dai motivi per i quali questo si sia concluso. Si tratta a tutti gli effetti di una retribuzione differita, finalizzata alla garanzia per il lavoratore di una prestazione economica presente in qualsiasi caso, dal licenziamento al pensionamento.

TFR, nuova stangata: averlo in anticipo diventa molto più difficile, ma c’è la scappatoia (trading.it / canva)

Il TFR viene maturato dai lavoratori dipendenti ogni mese e ogni persona può decidere se accantonarlo in un fondo pensione o in azienda. Di recente, sono state fatte alcune proposte di riforma che puntano a favorire il trasferimento del TFR ai fondi pensione ma questo potrebbe portare con sé qualche conseguenza non sempre piacevole per i lavoratori, soprattutto per quelli che avrebbero pensato di richiedere l’anticipo di questa somma.

Anticipo del TFR, cosa sta cambiando

La Legge di Bilancio 2025 prevede che il 25% del TFR di ogni lavoratore venga automaticamente trasferito nei fondi pensione, a meno che il lavoratore espressamente richieda il contrario. Il primo problema di questa proposta è la mancanza di consapevolezza: questo punto, infatti, dà per scontato che tutti i lavoratori conoscano la legge e si informino ma di fatto non è così, quindi qualcuno potrebbe trovarsi con il TFR trasferito senza che ne sapesse niente. Inoltre, il passaggio ai fondi del Trattamento di Fine Rapporto potrebbe rendere più complesso l’accesso a queste somme, soprattutto nel caso in cui le si volesse richiedere anticipatamente.

TFR, nuova stangata: averlo in anticipo diventa molto più difficile, ma c’è la scappatoia (trading.it / canva)

I lavoratori dipendenti, infatti, possono richiedere l’anticipo del TFR fino ad un massimo del 70% rispetto alla somma accantonata nel caso in cui necessitino di liquidità volte a soddisfare precise esigenze. Il datore di lavoro, però, ha al tempo stesso il diritto di non erogare l’importo: questo accade nel momento in cui le richieste superano il 4% della forza lavoro e il 10% degli aventi diritto. Si può chiedere l’anticipo del TFR per l’acquisto o la ristrutturazione di casa o per specifiche spese sanitarie: fondamentale, però, è avere almeno 8 anni di anzianità contributiva.

Con il passaggio di una parte del TFR ai fondi pensione, per quanto riguarda l’anticipo è necessario preparare la pratica nel modo migliore possibile, facendosi aiutare da personale esperto così che si evitino le opposizioni del fondo pensione o le fastidiose lungaggini della burocrazia.

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