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Borsa e Mercati

Titoli di Stato al loro massimo storico? Come possono mutare i rendimenti nei prossimi mesi

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Alcuni investitori ritengono che i rendimenti dei Titoli di Stato Usa siano vicini al loro apice e di conseguenza un alleggerimento della pressione può scontarsi anche sui titoli di Stato nostrani.

Per il momento i mercati continuano a scontare una maggiore aggressività da parte di una Federal Reserve decisa a domare la peggiore inflazione degli ultimi decenni.

È su questo scenario che gli investitori cercano di movimentare i portafogli e gli analisti riducono ulteriormente le previsioni di crescita nei prossimi due trimestri.

È un ritornello sentito più di una volta nel 2022, un forte selloff generalizzato dei Titoli di Stato sta schiacciando la capacità degli investitori di scommettere su asset più volatili. Il crollo delle obbligazioni della più grande economia al mondo si è intensificato negli ultimi giorni, i rendimenti dei Treasury statunitensi hanno raggiunto i livelli più alti dalla crisi finanziaria globale del 2008.

Nel frattempo, i futures sui fed funds alla fine di giovedì hanno scontato il picco dei tassi di interesse statunitensi del 5% a maggio del prossimo anno, rispetto alle scommesse di questo mese che hanno visto il tasso al 4,4% in quel momento.

C’è chi pensa che i rendimenti elevati sui Titoli di Stato inizieranno presto a calare

C’è chi pensa che i rendimenti elevati inizieranno presto a calare e siano già arrivati al loro massimo storico. Secondo Joachim Fels, amministratore delegato e consulente economico globale presso il gigante obbligazionario statunitense PIMCO, i mercati hanno già scontato tutti i futuri aumenti dei tassi.

I rendimenti del titolo a 10 anni sono saliti fino al 4,23% nella serata di giovedì, mentre i rendimenti a due anni erano al 4,61% confermando pienamente l’inversione della curva dei rendimenti. Secondo Vanguard, il secondo gestore patrimoniale più grande al mondo, le quotazioni dei titoli del Tesoro USA sono vicini alla fine del doloroso declino.

Con l’inflazione così alta e ancora in aumento, sarebbe un errore presumere che le banche centrali non faranno più leva sull’aumento dei tassi. La Fed ha alzato i tassi di 300 punti base finora quest’anno. I trader di futures sui Fed funds stanno scontando una probabilità del 95% di un rialzo di 75 punti base alla riunione della banca centrale del 2 novembre e in generale hanno anticipato la prosecuzione della linea dura della Federal Reserve.

BTP short term, BTP€i a 5 Anni e BTP a 10 anni; è l’ultima occasione per accedere ad alti rendimenti?

È in questo contesto che le nuove emissioni previste dal Mef per ottobre giocano un ruolo importante in relazione al tempismo e all’inflazione. Entro il 25 ottobre ci sarà la scadenza per la prenotazione del pubblico e la seguente presentazione delle domande in asta entro le ore 11:00 del 26 ottobre 2022. Esse si concentreranno sui BTP short term, BTP€i a 5 Anni e BTP a 10 anni.

Il primo titolo riflette la necessità di offrire un’obbligazione accessibile per gli investitori a breve termine. È questo il modo nella situazione attuale, come abbiamo visto, di garantirsi i maggiori rendimenti. Si tratta nel dettaglio della nona tranche del BTP Short Term con Codice ISIN IT0005499311. Il titolo offerto con un importo tra 2 e 2,5 miliardi di euro è stato emesso il 29 giugno 2022 e ha scadenza il 30 maggio 2024; questo titolo paga una cedola annuale del 1,75% e il prossimo pagamento è previsto al 30 novembre 2022.

Il secondo titolo è relativo alle obbligazioni indicizzate all’inflazione italiana. Si tratta della quindicesima tranche del BTP€i della durata di 5 anni e Codice ISIN IT0005415416. Il BTP€i è stato emesso con un importo tra 500 e 750 milioni di euro il 29 giugno 2020 con scadenza il 15 maggio 2026 e offre una cedola annuale dello 0,65%. Il prossimo pagamento della cedola è previsto al 15 novembre 2022.

L’ultimo titolo offerto a ottobre dal Ministero delle Finanze è il benchmark a 10 anni. Il BTP con codice ISIN IT0005482994 è la decima tranche emessa il 15 novembre 2021 con scadenza al 15 maggio 2033. Questo BTP a 10 anni sarà offerto per un importo tra 500 e 750 milioni, con un interesse cedolare annuale dello 0,10% il cui prossimo pagamento è previsto al 15 novembre 2022.

Andrea Carta

Ha studiato Analisi Tecnica dei mercati finanziari e ha svolto la professione di trader indipendente fino al 2019. Appassionato di letteratura e scrittura creativa, concilia le sue conoscenze ed esperienze scrivendo articoli in tema finanziario, socio economico e politico

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