Come trasformare ufficio in abitazione? Indicazioni del Decreto Salva Casa e i punti chiave del quadro normativo.
Un sogno che diventa una realtà concreta, pratica, ma soprattutto vantaggiosa. Per trasformare un ufficio in un’abitazione si possono seguire le indicazioni del Decreto Salva Casa e i conseguenti punti chiave del quadro normativo. Adesso diventa più facile data la presenza delle disposizioni in gioco da poco aggiornate, ma bisogna seguire una procedura ben precisa.
Come già detto, grazie al Decreto Salva Casa diventa più facile cambiare destinazione d’uso da ufficio a residenza, una conversione a tutti gli effetti.
L’art. 23-ter del Testo Unico Edilizia è la disposizione normativa che è stata pocanzi modificata, e la stessa permette di compiere il cambio di destinazione d’uso pure tra “categorie funzionali diverse”. Questo semplifica non poco l’iter da seguire. La documentazione utile a compiere ciò, è la SCIA, cioè la Segnalazione Certificata di Inizio Attività , questo a condizione che non siano previste delle opere edili complesse.
Ma quali sono i punti chiave del quadro normativo aggiornato? Si tratta della sentenza del TAR Puglia, la n. 731/2025, questa ha confermato l’interpretazione in questione, ma ne ha al contempo, evidenziato degli aspetti cruciali.
Bisogna evidenziare con chiarezza i punti chiave, non si tratta di “minor” burocrazia, ma di una gestione “semplificata”, proprio per questo la procedura da porre in essere è soggetta a modifiche che bisogna tenere in conto.
In primis, non servirà più il permesso per costruire in merito ai cambi d’uso senza interventi strutturali. Infatti, la burocrazia ne risulta semplificata, proprio grazie alla presenza della SCIA, e mediante questa, si può iniziare subito a differenza dei lunghi tempi d’attesa che invece erano presenti in tempi precedenti.
Inoltre, il Comune ha posto un termine perentorio di 30 giorni al fine di contestare la SCIA. Passate le tempistiche in questione, il cambio d’uso diventa definitivo, e il Comune non può più bloccare l’intervento se non per motivi di interesse pubblico gravi e da giustificare entro i 12 mesi. Per cui, l’istituito del silenzio assenso dopo i 30 giorni, è un elemento peculiare.
Ma quali sono le condizioni per usufruire della SCIA? Essa è limitata a casi in cui il cambio avviene appunto senza opere edilizie o con interventi leggeri che sono realizzabili con una CILA. Se sono presenti delle modifiche strutturali o ampliamenti, rimane comunque obbligatorio richiedere il permesso di costruire.
Infine, è sempre necessario verificare la “zonizzazione urbanistica” cioè il PRG, Piano Regolatore Generale locale. Bisogna evidenziare se questo consenta l’uso residenziale nella zona in cui è posto l’immobile, anche se l’ufficio e l’abitazione, hanno categorie funzionali di matrice differente.
In sostanza, il Decreto Salva Casa ha eliminato una barriera burocratica importante, rendendo piĂą agevole la valorizzazione di immobili in disuso o offrendo ai cittadini maggiore certezza sui tempi di investimento.
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