Tuo figlio si fa male a scuola: hai diritto al risarcimento “troppi genitori non lo chiedono”

È importantissimo ottenere un risarcimento se il proprio figlio si fa male a scuola, ma molti non sanno come si fa.

Tanti non sanno come richiedere il risarcimento che spetta quando (malauguratamente) il proprio figlio si fa male a scuola. Queste indicazioni non valgono solo per minori, ma anche per i maggiorenni.

bambino ferito con adulto e monete euro impilate
Tuo figlio si fa male a scuola: hai diritto al risarcimento “troppi genitori non lo chiedono”- Trading.it

Si distinguono diversi tipi di responsabilità, si parla di quella per soggetti responsabili, o a riguardo l’onere della prova, e per termini di prescrizione differenti. Anche in relazione al tipo di lesioni, ci sono quelle inferte dall’alunno, per condotta di altro studente, o per mancata manutenzione dell’edificio.

Quando l’alunno a scuola si fa del male, entra in gioco la responsabilità contrattuale dell’Istituto. Infatti, l’accoglimento della domanda di iscrizione instaura un vero contratto tra scuola e genitori, da cui la scuola si impegna sia ad istruire che a mettere in condizioni di sicurezza. Vige l’obbligo di controllo e tutela dell’incolumità degli studenti.

Insegnanti, collaboratori e chiunque sia impiegato, devono mettere in sicurezza gli alunni. Ciò però salvo casi straordinari, ai sensi dell’art. 1228 c.c. dovrà rispondere la scuola per l’omissione dei dipendenti assunti.

In seguito alla sentenza n. 21255/2022 della Cassazione, la scuola risponde anche se i danni subentrano dopo il suono della campanella, evidenziando che l’incidente sia avvenuto all’interno dell’istituto.

Come ottenere il risarcimento? Per adempiere ai tempi di prescrizione, bisogna che i genitori agiscano entro 10 anni dall’incidente. Per quanto concerne l’onere della prova, art. 1218 c.c., è invece necessario che genitori o studente maggiorenne, forniscano prova di iscrizione alla scuola e che il fatto sia avvenuto dentro di essa e nell’orario scolastico.

La scuola deve dimostrare di non averne responsabilità.

Richiesta risarcimento se il proprio figlio si fa male a scuola, come fare

Se i danni sono subiti dalla condotta di un altro alunno, oltre l’istituto deve risponderne l’insegnante ai sensi dell’art. 2048 c.c., poiché questo non è riuscito a garantirne l’incolumità. Percosse, spintoni, incidenti durante l’attività sportivo fanno parte di ciò.

bimba ferita medicata da dottoressa
Richiesta risarcimento se il proprio figlio si fa male a scuola, come fare- Trading.it

L’istituto e l’insegnante sono responsabili, ma anche i genitori che non devono far venir meno l’obbligo educativo del figlio. La violazione è punita con l‘art. 2047 c.c.. Il diritto al risarcimento ha termine di prescrizione di 5 anni dalla data dell’incidente. Per l’onere della prova chi richiede l’istituto, deve dimostrare le sue ragioni, e l’insegnante farà lo stesso per tutelarsi.

Ma se è colpa della mancata manutenzione? È l’art. 2051 c.c. che per omessa custodia farà rispondere l’istituto. Pavimentazione dissestata, gradino sconnesso, mancata segnalazione di vetro rotto, sono tutti esempi che fanno rientrare questo terzo caso. Scuola e famiglia si dibattono anche in questo caso dimostrando le proprie ragioni.

Per il risarcimento all’interno dei locali scolastici bisogna farsi refertare in pronto soccorso dal personale medico. Così si prova il nesso di causalità tra l’evento lesivo e il danno. Se passa poco tempo ancora meglio, la prova risulterà più efficace. Dopo la guarigione si va dal medico legale per individuare i postumi dell’infortunio, e si procede con la quantificazione del danno.

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