Nuove occasioni di lavoro? Vi diciamo dove. A Palermo l’Università sta mettendo in cantiere una serie di concorsi pubblici. L’idea è quella di ingaggiare svariate figure professionali.
Con ogni buona probabilità le assunzioni dovrebbero essere previste per la fine di quest’anno.
Palermo, un crocevia per nuove possibilità impiegatizie e per diversi profili professionali. Questo futuro di cui vi stiamo parlando non è poi così lontano.
L’iter selettivo del concorso sarà imbastito con l’obiettivo di offrire opportunità lavorative a nuove figure. Profili essenziali per l’ateneo palermitano inaugurato nel 1806, per volontà del re Ferdinando III di Borbone.
Si parla nella fattispecie di ben più di 316 posti di lavoro. Posizioni da ricoprire in diversi comparti dell’università in questione. L’ateneo vorrebbe rintracciare specialisti del settore amministrativo e del settore tecnico.
Non solo. Altre figure di si necessita sono bibliotecari e addetti rientranti nella sfera socio sanitaria. Una selezione resa essenziale per la considerevole ristrettezza del team di vari uffici della struttura. Coloro che saranno assunti verranno messi a disposizioni di quei dipartimenti in quel momento più esigenti di supporto.
L’ateneo ha deciso di considerare anche la posizione dei precari, che vedranno maggiore stabilità per merito di procedure ad hoc. Fine ultimo sarebbe quello di colmare i vuoti entro l’estate, così da poter cominciare il lavoro per l’arrivo della stagione autunnale.
Non ci è dato sapere molto. Di reso noto non vi è nulla. Possiamo solo rivelare come saranno ripartite le suddette 316 unità.
158 posti saranno destinati al settore amministrativo, tecnico, socio sanitario e bibliotecario.
158 posti sono riservati al personale precario che già da tempo è impiegato presso l’ateneo. Questi, come anticipato, avranno in garanzia la stabilità.
Per la questione contrattuale c’è ancora da attendere. Ma vista la riduzione del personale l’opzione contratto a tempo indeterminato potrebbe essere vagliabile per tutti.
Sono state presentate tre tipologie di assunzione.
La prima vorrebbe iter concorsuale pubblico per le professioni rientranti nelle categorie B, C e D. Poi, come si diceva, spazio ai precari interni che già sono operativi nelle fila della struttura. In ultimo, saranno tenuti in considerazione anche i passaggi alla categoria successiva di lavoratori attualmente in servizio.
Per la questione delle richieste di ammissione attendiamo prossimi e imminenti aggiornamenti.
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