Si sottopone al vaccino e il giorno dopo viene trovata priva di vita. L’autopsia stabilirà cosa è accaduto a Giulia, morta a soli 16 anni.
Trovata senza vita sul divano di casa, il giorno dopo essersi sottoposta alla vaccinazione anti-Covid. Non è ancora chiaro cosa sia successo a Giulia, sedicenne di Imola, sofferente dalla nascita di un “prolasso mitrale valvolare”. I suoi genitori, pur nel doloro inconcepibile della tragedia che ha colpito la loro famiglia, cercheranno di vederci chiaro. Per questo hanno chiesto l’autopsia sul corpo della figlia, deceduta appena sedici ore dopo la somministrazione della seconda dose di Pfizer a Bastiglia, nell’Imolese, avvenuta mercoledì scorso.
Un dramma che ha instillato il dubbio nei suoi genitori, decisi a capire cosa sia davvero accaduto a Giulia. “A tanti salva la vita, ad alcuni, come a Giulia, forse l’ha tolta – ha detto il padre di Giulia in un’intervista a Il Giorno, riferendosi al vaccino -. Ma non per questo sono contrario al vaccino“. C’è rabbia, c’è dolore ma c’è anche il dubbio. Quello che non abbandona i familiari della sedicenne che, ora, vogliono sapere se possa essere stata in qualche modo la vaccinazione a provocare la tragedia. Al momento non vi è nessuna certezza in merito.
Bisognerà attendere l’esito dell’autopsia. Solo allora si potrà capire cosa sia davvero accaduto alla giovanissima studentessa, in procinto di ricominciare la scuola e, per questo, sottoposta alla vaccinazione. Sua mamma, nella stessa intervista, ha raccontato che Giulia quel vaccino non voleva farlo per paura dell’ago. Tuttavia, consapevole dell’imminente inizio delle lezioni, aveva superato i dubbi e deciso di procedere anche con la seconda dose. Il decorso pare fosse regolare: nessuna traccia di febbre ma solo il consueto dolore al braccio.
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Il giorno successivo alla vaccinazione, entrambi i genitori si recano al lavoro, sentendo regolarmente la famiglia. Le ultime telefonate, rispettivamente della mamma e del papà, figurano alle 13 e alle 13.30. Tutto sembrava tranquillo ma, al momento di rincasare, la tragedia si consuma davanti agli occhi della madre: rientrata a casa, ha visto sua figlia sul divano, priva di sensi e che non respirava. “Oltre al massaggio cardiaco, le ho fatto anche la respirazione bocca a bocca, e intanto la chiamavo: ‘Giulia, Giulia, svegliati’”. Attimi infiniti, l’arrivo del 118 ma senza che nessuno potesse far più niente. All’arrivo dell’ambulanza, Giulia se ne era già andata.
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