Si chiama ‘Visita sospesa’, ma è da leggere nell’accezione più positiva possibile e presto capirete perché. Chi può iniziare a sperare.
La situazione economica familiare si ripercuote per forza di cose anche sui figli. Alcuni di loro magari non mostrano i segni del disagio però quando un problema diventa evidente, sotto gli occhi di tutti, allora occorre trovare una soluzione. E qualcuno l’ha trovata.

Non parliamo del Bonus psicologico al quale solo pochissimi fortunati sono riusciti ad accedere – si parla di circa 3.500 persone a fronte di più di 400 mila domande. Parliamo sempre di salute, ma non per forza mentale anche se inevitabilmente alcuni malesseri potrebbero diventare psicosomatici. Protagonisti i giovani under 18 che hanno bisogno di cure mediche ma che si trovano nell’impossibilità di potersele pagare, la maggior parte di loro studia e non lavora e il sostegno dovrebbe arrivare dai genitori.
Ma quando anche i genitori versano in condizioni economiche difficili, allora cosa si può fare, lasciare i figli senza cure mediche? C’è chi ha pensato a questo problema tutt’altro che remoto, e lo ha fatto in modo virtuoso, nella speranza che altri possano arrivare a questo traguardo.
“Visita sospesa”: come accedere gratuitamente alle prestazioni sanitarie
A leggerla così, vita sospesa fa venire in mente un problema. Magari burocratico oppure lunghe file e rinvii. Ma la realtà è ben diversa e scoprirete anche il perché di una tale denominazione.

Altro che problemi, Visita sospesa si ispira alla tradizione napoletana del “caffè sospeso”, ovvero quando un cliente paga in anticipo un caffè per chi verrà dopo. Ed è con lo stesso generoso criterio che il Comune di Brescia e i partner del progetto “sospendono” prestazioni sanitarie per chi ne ha più bisogno. Tutto è partito da un avviso pubblico per la compilazione di un elenco di soggetti qualificati che potranno erogare prestazioni sanitarie nell’ambito del progetto solidale rivolto a ragazze e ragazzi under 18 in situazione di fragilità economica. La bella iniziativa è frutto di una collaborazione tra il Comune di Brescia, l’Associazione Palco Giovani Odv e la Società Kitchen Srl. Come funziona.
Visita Sospesa prevede l’erogazione di voucher sociali che consentiranno ai beneficiari individuati dai Servizi Sociali, di accedere gratuitamente ad alcune prestazioni sanitarie nelle strutture che aderiscono all’iniziativa. Sono previste visite oculistiche con voucher di 120 euro, fornitura di occhiali e lenti (voucher di 150 euro), certificazioni per disturbi specifici dell’apprendimento con voucher di 400 euro, sedute di logopedia (voucher di 600 euro) e sedute di terapia della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva con voucher di 500 euro. L’avviso rimarrà aperto fino al 31 dicembre 2025. Le realtà interessate possono presentare la richiesta di adesione in qualsiasi momento inviando la documentazione richiesta via PEC all’indirizzo servizisociali@pec.comune.brescia.it con oggetto “Adesione avviso Visita sospesa”.
L’Avviso e lo schema di domanda sono disponibili sul sito internet del Comune di Brescia, nella sezione Servizi online, cliccando su Bandi, avvisi e concorsi e successivamente su Avvisi di Gara. A Visita Sospesa partecipa anche Viva Tutti, il contenitore solidale di iniziative promosso dall’associazione Palco Giovani. Nel 2025, Viva Tutti ha scelto di rivolgere lo sguardo ai più giovani, costruendo un fondo di cura e dignità: una rete di aiuto per famiglie che spesso si trovano a dover rinunciare a diagnosi precoci o strumenti fondamentali per la crescita dei figli.