727 milioni di dollari, con un incremento che ha superato il 3300%: la mossa cinese di Ray Dalio che potrebbe anticipare tutti

Un movimento silenzioso ma potente sta riscrivendo le regole del gioco nei mercati finanziari. A volte i veri cambiamenti non fanno rumore, ma si rivelano quando ormai è troppo tardi per salirci sopra. Tra dati che passano sotto traccia e decisioni che parlano più delle parole, le scelte di Ray Dalio nel 2025 stanno accendendo riflettori là dove prima regnava l’ombra.

È una storia fatta di cifre vertiginose e direzioni controcorrente, in cui la logica non sempre coincide con l’opinione comune. Alcune mosse, viste oggi, potrebbero anticipare la traiettoria dei prossimi anni.

Persona che studia e analizza dati economici
727 milioni di dollari, con un incremento che ha superato il 3300%: la mossa cinese di Ray Dalio che potrebbe anticipare tutti-trading.it

I segnali non sono sempre facili da interpretare, ma quando si tratta del fondatore di Bridgewater, ogni variazione nel portafoglio ha un suo significato profondo. Non è solo questione di investimenti, ma di visione. Quando Dalio agisce, lo fa con intenzione. E anche se l’attenzione generale si concentra altrove, c’è chi preferisce osservare i flussi di capitale più che i titoli di giornale. La finanza globale, del resto, è spesso fatta da chi muove prima, in silenzio.

Il ritorno della Cina nel radar di Ray Dalio

Durante il primo trimestre del 2025, Ray Dalio ha fatto una mossa che non è passata inosservata tra gli analisti più attenti. Le sue partecipazioni in Alibaba e Baidu sono cresciute in modo spettacolare. Da una modesta esposizione, Alibaba ha raggiunto un valore superiore a 727 milioni di dollari, con un incremento che ha superato il 3300%. Baidu, dal canto suo, è passata da 16 a oltre 190 milioni di dollari. Una trasformazione radicale in un arco di tempo molto breve.

Analisi dati
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Questa strategia sembra riflettere una fiducia rinnovata verso il mercato azionario cinese, spesso considerato rischioso per via della volatilità geopolitica. Ma per Dalio, proprio queste condizioni creano margini di valore difficilmente replicabili altrove. I colossi tecnologici cinesi, a suo avviso, risultano fortemente sottovalutati rispetto ai giganti americani. E quando un investitore così esperto individua una simile disparità, è probabile che stia anticipando un possibile rimbalzo.

Dalio non sembra farsi intimidire dalle narrazioni prevalenti. Al contrario, coglie proprio lì dove gli altri esitano. La Cina, con le sue incertezze, è vista come una terra di opportunità latenti, soprattutto per chi riesce a guardare al medio-lungo termine.

Innovazione americana e nuove scommesse

Oltre all’interesse verso l’Asia, Ray Dalio ha aperto una nuova pagina nel suo portafoglio investendo in Tesla. Con un primo acquisto da circa 62 milioni di dollari, ha indicato chiaramente la volontà di puntare su un settore che, nonostante la recente volatilità, resta al centro della transizione tecnologica globale. Tesla, infatti, è più di un produttore di auto elettriche: rappresenta un ecosistema in evoluzione, tra intelligenza artificiale, energia e robotica.

Un altro segnale rilevante è l’aumento dell’esposizione in Moderna. Dopo l’euforia pandemica, l’azienda biotech sembrava destinata a una fase di assestamento. Ma Dalio ha visto oltre. Le potenzialità future legate alla ricerca terapeutica e ai vaccini di nuova generazione rappresentano, secondo lui, una scommessa razionale in un’ottica di lungo periodo.

L’insieme di queste scelte disegna una strategia che si muove tra mercati emergenti e innovazione avanzata, lontana dalle mode del momento. Chi osserverà con attenzione queste traiettorie potrebbe trovarsi davanti a un’anticipazione concreta di dove si sta muovendo il valore.

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