Per alcune tipologie di immobili non si applica l’esenzione dell’IMU per la prima casa. In quali casi l’imposta va versata?
L’IMU (Imposta Municipale Unica) è la tassa che devono pagare tutti i proprietari di immobili. La scadenza è fissata al 16 giugno (acconto) e al 16 dicembre (saldo) di ogni anno. Per l’abitazione principale, vige l’esenzione dal versamento dell’imposta, a condizione che si rispettino determinate condizioni.
Innanzitutto, è fondamentale capire cosa si intende per “abitazione principale“. Si tratta della casa presso la quale il contribuente vive normalmente e, dunque, in cui ha la residenza anagrafica e la dimora abituale. Questi due elementi sono fondamentali per il riconoscimento dell’agevolazione. Ma non si tratta dell’unica condizione imposta dalla normativa.
L’abitazione principale gode dell’esenzione dall’IMU solo se rientra nelle categorie catastali A/2, A/3, A/4, A/5, A/6 e A/7. Il beneficio si applica anche alle pertinenze, fino a un massimo di tre, per ognuna delle categorie catastali C/2 (magazzini e cantine), C/6 (autorimesse) e C/7 (tettoie chiuse o aperte).
Per le abitazioni principali di lusso che rientrano nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9, invece, l’IMU è dovuta, anche se con un’aliquota ridotta e una detrazione fissa di 200 euro (la regola si applica anche alle pertinenze, entro un limite di tre). Per il pagamento dell’IMU sulle abitazioni di lusso, va utilizzato il codice tributo 3912, da inserire nel Modello F24 e specificando i dati catastali dell’immobile, l’anno di riferimento, la quota di possesso e l’importo.
Attenzione, poi, nel caso in cui si viva in affitto. Nonostante inquilini e comodatari pensino che siano obbligati al pagamento dell’Imposta Municipale Unica, la legge prevede che tale onere gravi esclusivamente sui proprietari. Di conseguenza, chi vive in un immobile in affitto o comodato d’uso non deve pagare la tassa.
In conclusione, l’IMU rappresenta una delle imposte più odiate e temute dai contribuenti, ma la normativa prevede una serie di agevolazioni, sotto forma di sconti o esenzioni. In particolare, per la prima casa, il pagamento non è mai dovuto, a condizione che non si tratti di immobili “di lusso”. Per sapere se si ha diritto ai benefici, dunque, è necessario informarsi sulla categoria catastale dell’abitazione e sulle relative pertinenze, al fine di valutare in maniera corretta l’eventuale somma da versare al Comune. Queste informazioni sono essenziali per non incorrere in ritardi o inadempimenti ed evitare pesanti sanzioni.
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