L’anticipo TFS è riconosciuto ai lavoratori del pubblico impiego per un valore massimo di 45.000 euro a condizioni particolarmente vantaggiose.
La misura è stata introdotta dal decreto legge n. 4/2019 all’articolo 23, comma 7, convertito in legge n. 26 dell’anno 2019. L’anticipo TFS riguarda tutti i dipendenti del pubblico impiego che accedono alla pensione.
Pertanto, l’anticipo TFS consente di ottenere la buonuscita in tempi brevi senza dover attendere 12 o 24 mesi o anche di più per ricevere l’importo spettante dalla risoluzione del contratto di lavoro. L’anticipo del TFS o TFR è a tutti gli effetti un finanziamento con il pagamento degli interessi da parte del richiedente. Su questa misura si sono susseguite molti ostacoli e criticità, anche nell’interpretazione della normativa.
Liquidazione TFS – TFR | Come chiedere l’anticipo e quali sono gli interessi da pagare
Molte le richieste arrivate in redazione agli Esperti di Trading.it sulla possibilità di detrarre gli interessi. Un Lettore scrive: “Chi ha ricevuto l’ anticipo agevolato del TFS deve inserire l’ importo degli interessi pagati nel 730?”
I lavoratori che hanno ottenuto la liquidazione del trattamento di fine servizio (TFS) o fine rapporto (TFR), non devono indicare gli importi percepiti o le relative anticipazioni nella dichiarazione dei redditi 730 o Redditi PF.
Anche se il TFS o TFR sono presenti in busta paga e nella Certificazione unica rilasciata dal datore di lavoro, non devono essere indicate in sede di dichiarazione. In effetti, sono emolumenti che non incidono sul reddito imponibile e sono somme non assoggettate all’Imposta sui redditi e alle addizionali. In riferimento agli interessi, anche se vari siti hanno riportato la loro detraibilità nella dichiarazione dei redditi o altri vantaggi fiscali, nella versione definitiva del decreto legge tale possibilità non compare.
Liquidazione TFS – TFR, tassazione della buonuscita: tutto quello che c’è da sapere
In effetti, si parlava di una possibile detrazione fiscale al 50% degli interessi pagati. Nella versione definitiva del decreto legge, tale possibilità non è stata prevista. Inoltre, smentita successivamente da una dichiarazione rilasciata il 15 febbraio 2020, dall’ex ministro della Pubblica Amministrazione, Fabiana Danone.
Danone, nella dichiarazione specifica che: “gli interessi pagati dai pensionati per l’anticipo del TFS o TFR non possono essere detraibili poiché la legge prevede esclusivamente la detrazione sugli interessi solo per i mutui“.
Ricordiamo che l’anticipo del TFS o TFR è un finanziamento a tutti gli effetti, inserito nel decreto legge 4/2019 ma entrato in vigore dopo quasi due anni, in quanto ha subito molti rallentamenti e difficoltà.
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