Attenzione ai controlli del 730 precompilato, il Fisco non perdona

Non tutti sanno che l’Agenzia delle Entrate può effettuare una serie di controlli sul 730 precompilato e bisogna fare molta attenzione. 

Attenzione ai controlli del 730 precompilato, il Fisco non perdona
Attenzione ai controlli del 730 precompilato, il Fisco non perdona

In materia di controlli e rimborso in base alla presentazione del 730 precompilato, un Lettore chiede spiegazioni agli Esperti di Trading.it in merito al mancato rimborso in busta paga dal datore di lavoro. Inoltre, chiede chi deve riconoscergli il rimborso il datore di lavoro o l’Agenzia delle Entrate. Approfittiamo della domanda posta dal Lettore per fare un pò di chiarezza.

Da specificare in primis, che i motivi per cui il Lettore non ha ricevuto il rimborso possono essere vari. Tuttavia, l’Agenzia delle Entrate può procedere con una serie di controlli preventivi del 730 inviato (Decreto legislativo n. 175/2014 art. 5 comma 3/bis). I controlli del Fisco, in linea generale, si concludono entro quattro mesi dalla trasmissione della dichiarazione dei redditi annuale.

L’Agenzia delle Entrate dopo il controllo preventivo, eroga il rimborso spettante direttamente al contribuente, a condizione che il  730 precompilando riporti barrata la casella “privo di sostituta di imposta“. Invece, se il contribuente ha indicato il datore di lavoro come sostituto di imposta, il rimborso sarà riconosciuto in busta paga. Ma andiamo per gradi e analizziamo come opera la procedura di accredito.

Attenzione ai controlli del 730 precompilato, il Fisco non perdona

Il rimborso con la presentazione del 730 precompilato privo di sostituto di imposta è erogato se il contribuente ha effettuato queste operazioni:

a) se ha fornito le coordinate bancarie (IBAN) bancario o postale, all’Agenzia delle Entrate provvederà a effettuare l’accredito del rimborso direttamente sul conto corrente;

b) se non ha fornito le coordinate bancarie del conto corrente, l’Agenzia delle Entrate procederà al rimorso tramite l’emissione di titoli di credito emessi da Poste Italiane.

Per chiedere l’accredito diretto è possibile utilizzare la richiesta di accredito tramite il servizio gratuito online dell’Agenzia delle Entrate. Oppure, direttamente consegnare il modulo specifico presso gli uffici territoriale delle Entrate.

Ricordiamo che con l’accredito il rimborso spettante è più veloce.

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Il rimborso in busta paga

Il rimborso è erogato dal datore di lavoro quando il lavoratore ha indicato come sostituto di imposta i dati del datore di lavoro. Quindi, la prima cosa da fare è controllare la casella del sostituto di imposta nel 730 inviato. È necessario verificare se i dati inseriti sono corretti. Il datore di lavoro versa il rimborso spettante al lavoratore nella paga di competenza in base al mese successivo a quello della ricezione del modello 730-4.

Può succedere che il datore di lavoro si trovi nella situazione in cui, le ritenute operate complessivamente, non risultino sufficienti a rimborsare tutti i crediti derivanti da 730. In questo caso le somme residue di rimborso, dovranno essere erogate nei mesi successivi.

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