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Economia e Finanza

Aumenta la busta paga dopo il taglio del cuneo fiscale: ma di quanto? La risposta è sorprendente

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La busta paga aumenta per molti lavoratori dopo il taglio del cuneo fiscale varato dal Governo, ma di quanto?

La risposta è sorprendente. Analizziamo nel dettaglio l’aumento previsto e facciamo un po’ di chiarezza in merito alla questione.

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Il Governo con l’approvazione del Decreto Aiuti Bis, ha introdotto numerose misure per lavoratori, pensionati. Le misure sono davvero moltissime e riguardano sia il contrasto all’inflazione che sta avendo un impatto pesante sulle famiglie italiane sia la situazione legata ai rincari di luce e gas visto che stanno mettendo le famiglie e le imprese alle strette.

Tuttavia, una misura molto interessante è l’aumento previsto per il taglio del cuneo fiscale. Infatti, moltissimi potrebbero ritrovare la busta paga più pesante rispetto alle passate mensilità. Scopriamo insieme a quanto ammonta lo stipendio netto con il nuovo taglio del cuneo fiscale e chi sono i beneficiari di questa misura varata dal Governo.

Di quanto aumenta la busta paga con il taglio del cuneo fiscale? Ecco la risposta

Con l’approvazione del Decreto Aiuti Bis, l’esonero contributivo dell’0,8% è stato incrementato fino ad arrivare al 2% attuale. L’incremento è previsto all’articolo 20 del dl n.115/2022. Tuttavia, è importante precisare sin da subito che questo incremento di 1,2 punti percentuali non è strutturale ma temporaneo e riguarderà tutte le mensilità a partite da luglio fino a dicembre 2022. 

A beneficiare dell’esonero contributivo al 2% saranno diverse categorie di lavoratori, nel dettaglio i beneficiari saranno: tutti i lavoratori dipendenti fatta eccezione per i lavoratori domestici che abbiano una retribuzione superiore a 2.692 euro lordi su 13 mensilità. Inoltre, rientreranno tra i beneficiari anche i lavoratori subordinati con qualunque datore di lavoro sia esso pubblico o privato.

Ma a quanto ammonta lo stipendio netto dopo il taglio? Facciamo due conti

Come abbiamo visto, l’esonero contributivo è passato dal precedente 0,8% all’attuale 2% con un incremento dell’esonero dell’1,2%: per questo motivo, ci limiteremo a valutare quale impatto avrà sulla busta paga l’incremento dell’esonero stesso non tenendo in considerazione la parte precedente dell’0,8. Quindi, limitatamente all’1,2% aggiuntivo dell’esonero contributivo.

L’aliquota IVS in busta paga per i mesi che vanno da luglio a dicembre 2022 sarà del 7,19 per tutti i dipendenti privati e 6,8 per i dipendenti pubblici considerando l’esonero contributivo al 2%. Tutto ciò porterà ad un incremento netto degli stipendi con dei rialzi che sono compresi tra 10 e 30 euro. Tuttavia, considerando esclusivamente l’esonero contributivo dell’1,2% gli aumenti per i lavoratori saranno i seguenti.

  • 6 euro al mese per i redditi minimi;
  • 25 euro al mese per i lavoratori con reddito massimo fino a 35 mila euro.

Infatti, come riportato dagli esperti di pmi.it, considerando uno stipendio lordo di circa 20 mila euro annui, si otterrà con l’incremento dell’esonero contributivo una cifra di circa 96 euro totale per i mesi da luglio a dicembre. 

Nicola Sabatino

Studente di Banking and Finance presso La Sapienza di Roma, da tempo per passione mi occupo della redazione di contenuti per testate online. Mi occupo di tematiche fiscali e di strumenti di investimento. Creatore di contenuti per la testata Trading.it da oltre un anno.

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