Milioni di cittadini italiani riceveranno un aumento della pensione e anche gli eventuali arretrati, lo ha deciso la Corte di Cassazione in una sentenza: ecco di cosa si tratta e chi sono i fortunati.
Con il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro del 2022, numerosi cittadini italiani potrebbero vedere un aumento sul prossimo cedolino della pensione per quest’anno., inoltre, essi potranno ricevere anche gli arretrati.
Tale decisione, legata agli aumenti di alcune pensioni e agli arretrati che derivano da essi, è dovuta ad una sentenza emessa dalla Corte di Cassazione: scopriamo insieme cosa ha cambia dopo la sentenza e chi sono i pensionati che riceveranno tale aumento.
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Il rinnovo del contratto dei dipendenti statali nel 2022, prevedrà un aumento del +4,15% sullo stipendio: tale cifra, è il frutto di mesi di trattative da parte dei sindacati. Esse potranno variare in base all’area e alla fascia di categoria del dipendente e avranno un importo minimo di 59,60 euro e un massimo di 114,70 euro al mese.
Tale aumento, è rivolto sia ai dipendenti pubblici che ai pensionati. In particolare, in materia si sono riscontrati con frequenza casi in cui è applicabile la retroattività nei confronti di coloro che sono già andati in pensione. Proprio in merito a tale retroattività si è espressa la Corte di Cassazione con la sentenza N. 29906 del 25 ottobre 2021.
Tale sentenza, non ha fatto altro che ribadire come le clausole migliorative all’interno dei rinnovi dei contratti statali hanno efficacia retroattiva: in caso contrario la non validità deve essere messa per iscritto.
La Corte di Cassazione, nel ribadire tale decisione, ha fatto riferimento ad una sentenza emessa decine di anni fa: si tratta della N.3811 del 1982. In questa sentenza, si sottolineava che qualora la non retroattività non fosse stata specificata in forma scritta, non vi sarebbe stata alcuna distinzione tra un dipendente in servizio ed uno ormai in pensione.
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Dunque, coloro che interrompono la collaborazione lavorativa per avviare il pensionamento per vecchiaia prima del rinnovo contrattuale avrà comunque diritto all’aumento della retribuzione. Nello specifico, è bene sottolineare che salvo dovute precisazioni tali aumenti non verranno riconosciuti solo ai dipendenti in organico.
Infine, nel pubblico impiego i miglioramenti dei rinnovi contrattuali spetteranno sia al personale in servizio sia a quello che ha cessato il servizio: ciò fornisce ai pensionati anche il diritto a ricevere tutti gli arretrati del caso.
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