Aumento in busta paga di 80 euro mensili da novembre per questi lavoratori

Rinnovato il contratto nazionale per una specifica categoria di lavoratori con un aumento in busta paga di 80 euro mensili da novembre 2021 e non solo.

Aumento in busta paga
Aumento in busta paga

In effetti, è stato firmato l’accordo di rinnovo del contratto nazionale farmacie private con un aumento in busta paga e interessanti novità sul piano nazionale di tamponi e vaccinazioni COVID.

Il contratto era bloccato da circa otto anni, e il rinnovo investe le farmacie private che fanno parte di Federfarma, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs. Il nuovo contratto sarà in vigore dal primo novembre 2021 fino al 31 agosto 2021.

L’accordo firmato ieri, oltre a contenere un aumento mensile di 80 euro in busta paga, valorizza il personale dipendente con una nuova classificazione. Inoltre, prevede una novità importante in riferimento al piano nazionale di tamponi e vaccinazioni Covid, da effettuare direttamente in farmacia con un riconoscimento economico. Un accordo importante su vari aspetti di tutela, nuove prestazioni sanitarie e maggiore autonomia

Aumento in busta paga: come cambiano le retribuzioni

Il contratto prevede un aumento delle retribuzioni pari a 80 euro la mese rapportato al primo livello, la decorrenza è dal primo novembre 2021. Inoltre, rivista anche l’assistenza sanitaria integrata con un contributo a carico del datore di lavoro di 13 euro al mese. Attualmente il fondo bilaterale è in fase di riforma, in assenza tale quota sarà corrisposta al lavoratore come EDR dal primo gennaio 2022.

Inoltre, a partire dal primo luglio 2023, la quota contrattuale per il finanziamento dell’EBN in misura dello 0,10% sulla retribuzione, per quattordici mensilità, è a carico dei datori di lavoro e lavoratori in uguale misura.

Inquadramento professionale

Introdotta una nuova figura professionale nell’area Quadri, quindi, si evidenziano nel contratto le seguenti figure:

a) Q1 = direttore responsabile;

b) Q2 = farmacisti specializzati in grado di gestire il settore specifico all’interno della farmacia, oppure, responsabile del coordinamento dei servizi;

c) Q3 = farmacisti collaboratori con ventiquattro mesi di servizio.

Un cambiamento anche sui permessi retribuiti, per i quali è inserito nel nuovo contratto un criterio di maturazione progressiva. Nello specifico, coloro che sono assunti dal primo novembre 2021 da datori di lavoro di Farmacie con più di 40 dipendenti, spettano 40 ore di permesso aggiunte alle ex festività. Queste ore in più saranno riconosciute nella misura del 50% dopo tre anni di assunzione e pari al 100% dopo sei anni di assunzione.

Per il conteggio dei permessi si considera anche il periodo prestato con contratto di apprendistato o a tempo determinato.

LEGGI ACHE>>>Permessi Legge 104, a risentirne è la busta paga: quanti soldi si perdono

Tamponi e vaccini anti–Covid in farmacia

Oltre alle condizioni contrattuali, come sopra evidenziato, sottoscritta anche l’intesa di affidare alle Farmacie piani di screening e sostegno del Piano Nazionale vaccinale.

Quindi, le farmacie potranno effettuare vaccinazioni con il riconoscimento di un importo non inferiore a 2 euro lordi per ogni vaccinazione effettuata in Farmacia.

Inoltre, la Farmacia potrà anche optare per un compenso forfettario annuale di 200 euro lordi.

Impostazioni privacy