I crediti inesigibili del settore immobiliare stanno mettendo alla prova le maggiori banche cinesi e il sistema finanziario del Paese. Risultano in aumento nella prima metà dell’anno.
Le cinque maggiori banche cinesi hanno registrato profitti modesti sullo sfondo di un rallentamento economico.
I risultati del primo semestre arrivano dopo che la seconda economia più grande del mondo è riuscita a evitare la contrazione del Pil nel trimestre in a causa della politica zero covid.
Il blocco del settore immobiliare ha gravemente danneggiato la fiducia dei consumatori e delle imprese. La China Construction Bank Corp e la Bank of China hanno registrato un aumento rispettivo del 68% e del 20% dei crediti immobiliari inesigibili nella prima metà di quest’anno. È quanto risulta dall’ultimo rapporto finanziario rilasciato ieri.
Dati poco confortanti emergono anche dalla Commercial Bank of China; il più grande creditore commerciale al mondo per le attività Industriali che ha registrato un aumento del 15% dei crediti deteriorati relativi al settore immobiliare. Le istituzioni del Paese sono preoccupate dei risultati e la gravità della situazione emerge anche dalle stime di S&P Global Ratings.
Secondo l’istituto finanziario il rapporto di non performing delle banche cinesi nel settore immobiliare raddoppierà entro la fine dell’anno passando dal 2,6 a circa il 5,5%.
Industrie e clienti sono fortemente colpiti dall’evoluzione della situazione dell’ultimo semestre in cui l’aumento dei fallimenti dei costruttori ha fermato i progetti immobiliari, portando al boicottaggio dei mutui in molte città cinesi. Le insolvenze ipotecarie sono non solo un problema di instabilità finanziaria ma anche sociale che può diffondere rapidamente il malcontento già acuito dai severi lockdown.
Nonostante i crediti inesigibili nel settore immobiliare, dei cinque istituti di credito, solo la BoC ha registrato un leggero aumento dei complessivi di NPL. In generale la variazione dei crediti inesigibili in altri settori ha compensato questi ultimi. Tutti e cinque gli istituti hanno registrato un aumento degli utili compreso tra il 4,9% e il 6,3% nel primo semestre anno su anno.
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