Bonus 150 euro su reversibilità: i superstiti hanno diritto al beneficio?

Scopriamo se i superstiti del pensionato hanno diritto al bonus 150 euro su reversibilità. Il beneficio è atteso per novembre.

In base a quanto stabilito dal decreto aiuti ter, a novembre 2022 sarà erogato un beneficio del valore di 150 in favore di alcune categorie di cittadini. Al pari del bonus di 200 euro, anche questa erogazione ha lo scopo di aiutare cittadini e famiglie ad affrontare il caro energia, e più in generale, la crisi economica.

 bonus 150 euro su reversibilità
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Secondo quanto stabilito dalla normativa, il bonus di 150 euro spetta ai titolari di pensione diretta e indiretta. Il beneficio sarà erogato in corrispondenza dell’accredito dell’assegno di pensione del mese di novembre.

È dunque chiaro che il beneficio sarà indirizzato anche ai pensionati: ma sarà erogato anche sulle pensioni di reversibilità?

Bonus 150 euro su reversibilità: facciamo chiarezza

La pensione di reversibilità, conosciuta anche con il nome di indennità ai superstiti, è una quota della pensione erogata in favore degli eredi del defunto, da parte dell’Istituto previdenziale.

In sostanza, quando il pensionato muore, alcuni familiari, in possesso di specifici requisiti, hanno la possibilità di beneficiare di una quota della pensione che spettava al defunto.

In particolare, secondo quanto stabilito dall’ordinamento italiano, possono ricevere la pensione destinata ai superstiti:

  • Il coniuge, l’unito civilmente o il convivente di fatto per una quota massima di 60% della pensione percepita;
  • Il figlio, a carico del defunto al momento della sua morte, può percepire il 70% dell’assegno pensionistico;
  • Nel caso in cui siano presenti sia il coniuge che un figlio a carico, la quota erogata dall’INPS sarà pari all’80% dell’assegno;
  • In assenza del coniuge, ma in presenza di due figli fiscalmente a carico del defunto, l’INPS eroga 80% dell’assegno;
  • Al coniuge con due o più figli a carico spetta il 100% dell’assegno di pensione;
  • Agli altri familiari (es. genitori, fratelli o sorelle) spetta il 15% dell’assegno.

Secondo quanto stabilito dalla legge, ai familiari superstiti, che hanno diritto alla pensione di reversibilità, spetta anche la tredicesima dell’assistito.

Il beneficio di novembre

Con l’approvazione del Decreto aiuti ter sono state introdotte una serie di misure che hanno lo scopo di offrire un sostegno economico concreto ai cittadini in difficoltà.

Ci stiamo riferendo al bonus del valore di 150 euro che sarà erogato in favore di lavoratori, pensionati i percettori di Rdc.

A differenza del bonus di 200 euro, quello atteso per il mese di novembre prevede un requisito reddituale più basso di 15.000 euro.

In particolare, i lavoratori e i pensionati che avranno diritto al beneficio devono aver maturato un reddito annuo lordo di 20.000 euro, riferito al periodo d’imposta 2021.

In base a quanto previsto dal Decreto aiuti ter, che ha introdotto il bonus di 150 euro, nella platea dei beneficiari sono inclusi anche coloro che percepiscono la pensione di reversibilità. Tuttavia, anche in questo caso, è necessario rispettare il requisito reddituale sopraindicato.

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