Non a tutti i lavoratori dipendenti serve l’autocertificazione e alcuni non dovranno presentarla: ecco chi sono e per quale motivo non servirà questo documento.
Il bonus da 200 euro una tantum è una delle nuove misure del Governo italiano volta a supportare le spese dei nuclei familiari, dei lavoratori dipendenti e autonomi, dei disoccupati e dei pensionati. Questa agevolazione, infatti, è stata pensata per essere elargita davvero a tante categorie di cittadini.
In molti sanno che per ottenere tale somma di denaro è necessario presentare un’autocertificazione che attesti la propria condizione. Non tutti, però, dovranno presentarla: alcune categorie di lavoratori, infatti, potranno ottenere l’importo in questione in automatico. Ecco chi sono e per quale motivo beneficeranno di tale procedura abbreviata.
Secondo quanto previsto, i lavoratori dipendenti che intendano richiedere il Bonus una tantum dal valore di 200 euro, dovranno presentare un’apposita autocertificazione. Tale indennità è prevista e disciplinata dall’art. 31 del decreto Aiuti e sarà riconosciuta direttamente dal datore di lavoro nella busta paga del dipendente.
Nello stesso art. 31, inoltre, è prevista anche la consegna di un’autocertificazione: con essa il lavoratore dipendente dovrà dimostrare di essere in possesso dei requisiti per la ricezione di tale somma. In particolare, di non essere beneficiari di misure quali Naspi o di Reddito di Cittadinanza e di aver beneficiato dell’esonero contributivo dello 0,8% previsto dall’articolo 1, comma 121, della Legge n. 234 del 2021 nel primo quadrimestre 2022 per almeno una mensilità.
Tutto ciò, tuttavia, non vale per alcuni lavoratori che saranno esonerati da tale obbligo: stiamo parlando dei dipendenti pubblici.
Secondo quanto previsto dal decreto Semplificazioni nel testo che presto approderà in Gazzetta Ufficiale, non tutti i lavoratori dovranno presentare l’autocertificazione. Nel dettaglio, essa non servirà per i dipendenti pubblici che richiederanno il bonus 200 euro. In questo caso, infatti, a valere saranno le informazioni che si scambieranno INPS e Ministero dell’Economia e della Finanza.
Ovviamente, tutto ciò varrà esclusivamente per i dipendenti dello Stato. Resta l’obbligo di autocertificazione per quanto riguarda i dipendenti pubblici. Maggiori informazioni, infine, arriveranno nei prossimi giorni per quanto riguarda i lavoratori autonomi, i pensionati e i disoccupati che non ricevano già altra indennità.
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