Bonus 200 euro e non solo: come cambia il Decreto Aiuti, novità e beneficiari

Novità sul bonus 200 euro una tantum e non solo: come cambia il Decreto Aiuti con le modifiche apportate, gli aspetti da sapere al riguardo

Il Consiglio dei Minestri ha apportato alcune modiche per quanto riguarda il Decreto Aiuti, di recente approvato, in merito a bonus 200 euro una tantum ed in relazione ai beneficiari ma non solo: quali le novità e alcuni dettagli sugli aspetti da sapere.

Bonus 200€ e non solo: come cambia il Decreto Aiuti, novità e beneficiari
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In seguito alla riunione del Coniglio dei ministri, riguardo il Decreto Aiuti, vi sono state apportate delle modifiche circa alcuni punti che hanno richiesto una maggior riflessione, tra cui proprio la norma inerente il bonus di 200 euro una tantum per redditi sino a trentacinque mila euro.

Nelle ultime ore, spiega Quotidiano Nazionale, si è lavorato per poterne specificare contenuti e in particolare modo proprio per quanto attiene ai beneficiari, la cui platea è stata allargata anche a disoccupati e percettori del reddito di cittadinanza. I punti sul tavolo hanno riguardato, si legge, anche la tempistica e l’anticipo da parte del datore di lavoro.

Altri aspetti riguardano il contributo legato all’acquisto di abbonamenti a mezzi pubblici, fino a 60 euro, per lavoratori e studenti, ma anche il Superbonus 110%.Ma cosa prevede la bozza e quali novità, di seguito alcuni dettagli in merito.

Bonus 200 euro una tantum: chi lo riceve e quando arriva

L’attenzione di molti è sempre alta quando si parla di misure di sostegno economico e bonus, come nel caso ad esempio del Bonus Internet senza ISEE e SPID gratis online in relazione alla fase 2 del Piano Voucher.

Per quanto riguarda il bonus 200 euro una tantum, a chi spetta e chi lo riceve? 

A parlarne nel proprio approfondimento è Quotidiano Nazionale, il quale spiega che la nuova bozza chiarisce che il sostegno andrà anche ai disoccupati, in aggiunta ai lavoratori dipendenti e pensionati. Si legge che su pressing del M5S la platea dei beneficiari è stata allargata anche a coloro che percepiscono il reddito di cittadinanza e gli stagionali.

Inclusi anche i collaboratori domestici, (colf). La soglia limite legata alla ricezione del bonus è di trentacinque mila euro. Discorso a parte va fatto per quanto concerne autonomi e partite iva. Viene infatti spaiato che in tal caso non sarebbero ancora state decise forma e sostanza riguardo l’indennità.

Quando arriva il bonus 200 euro una tantum? 

Il contributo, stando a quanto emerge dagli approfondimenti in tal senso, dovrebbe essere erogata a luglio. I datori di lavoro, tanto del pubblico quanto del privato, riconsoleranno il bonus in modo automatico in busta paga e verificheranno, in sede di conguaglio, se realmente spetta o meno al dipendente, nel caso eventualmente provvedendo al recupero degli importi.

Rispetto ai pensionati, questi percepiranno il contributo attraverso l’INPS. Per quanto riguarda gli autonomi, si legge dell’istituzione di un Fondo specifico, ma requisiti e modalità di erogazione in tal caso verrebbero stabilii con un altro decreto entro un mese dalla pubblicazione in Gazzetta del Decreto Aiuti, si legge su Quotidiano Nazionale.

Superbonus 110% e cessione del credito, Bonus Trasporti

Come detto, vi sono anche altre novità che riguardano altri aspetti, tra cui il Superbonus 110%; dopo la deroga al 30 settembre, dal trenta giugno, del vincolo legato all’incentivo rispetto alle ristrutturazioni nelle ville, ovvero aver portato a compimento il trenta per cento dei lavori, le maglie della cessione bancaria del credito si allenterebbero, viene spiegato.

La bozza del decreto consentirebbe alle banche l’opzione di cedere “sempre” e non in numero limitato, crediti a clienti professionisti privata i quali abbiano stipulato un contratto di conto corrente con la medesima banca, o con quella capogruppo, senza facoltà di ulteriore cessione.

Lo scopo era inerente il superamento dello scoglio legato al rifiuto delle pratiche da parte di molte banche.

Per quanto attiene il bonus trasporti, sia per mitigare le conseguenze del caro energia quanto per incentivare l’impiego dei mezzi pubblici, vi è l’istituzione di un fondo da cento milioni di € presso il ministero del Lavoro, il quale erogherà un buono sull’acquisto di abbonamenti per il trasporto pubblico locale, regionale e interregionale.

Tale voucher, che potrà esser impiegato per un solo acquisto, coprirebbe sino al cento per cento della spesa e, ad ogni nodo non potrebbe superare i sessanta euro. La relativa erogazione, viene spiegato, avvedrebbe mediante modalità informatica e sarà impiegabile sino a dicembre.

Caro edilizia, carburanti, trasporto pubblico locale e sostegno aziende agricole

Altri aspetti da considerare riguardano lo stanziamento da parte del ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, di nuove risorse per oltre 9,5 miliardi di €, i quali si aggiungono ai 470 milioni già previsti, al fine di afforzare il caro prezzi e gli aumenti dei materiali da costruzione, carburanti e prodotti energetici nel 2022, e assicurare la realizzazione di opere pubbliche e progetti finanziata mediante il PNRR e Piano Nazionale Complementare.

All’interno della nuova bozza, spiega Quotidiano Nazionale, spazio anche a norme tese a favorire investimenti dei concessionari autostradali ed evitare che i costi più alti si riflettano su pedaggi pagati dall’utenza, previste risorse per servizi aggiunti del tpl sino al trenta giugno 2022 necessari per la diversificazione degli orari scolastici, un credito di imposta circa l’autotrasporto in riferimento a veicolo meno inquinanti, la proroga al trenta giugno 2022 per l’adozione delle linee guida sui trasporti eccezionali, la possibilità da parte delle Autorità di sistema portuale circa la costituzione di comunità energetiche rinnovabili.

Nel nuovo testo, si legge infine, spazio anche al sostegno alle aziende agricole, le quali devono fronteggiare i danni economici frutto della conseguenze del conflitto scoppiato in Ucraina e delle sanzioni nei confronti della Russia. Ad essere istituto da parte del Governo è un fondo da 20 milioni di € presso il ministero delle Politiche agricole, il quale si occuperà di erogare contributi a fondo perduto a imprese medie e piccole con calo del fatturato.

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