Bonus assunzione under 36: hai gli sgravi, ma non puoi licenziarlo!

Il bonus assunzione giovani under 36 offre uno sgravio contributivo totale al datore di lavoro e favorisce l’occupazione giovanile.

L’agevolazione contributiva rivolta ai datori di lavoro del settore privato è stata introdotta dalla legge di bilancio 2021 e permette alle aziende di beneficiare di uno sgravio contributivo pari al 100%.

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Lo scopo del bonus assunzione giovani under 36 è la promozione dell’assunzione di chi non ha ancora compiuto 36 anni e non hanno mai firmato un contratto a tempo indeterminato.

Oggi scopriremo quali sono i requisiti indispensabili per ottenere lo sgravio contributivo del 100% e come fare domanda all’INPS. Inoltre, vedremo quali sono i rapporti di lavoro esclusi dal suddetto bonus.

Assunzione giovani under 36

Il bonus assunzione giovani under 36, così come il bonus assunzione donne o over50, è stato confermato anche per il 2022. Queste misure offrono ai datori di lavoro il beneficio di un’esenzione contributiva per le assunzioni di determinate categorie di lavoratori, che risultano disoccupati da almeno due anni.

Tali categorie vengono definite dalla normativa vigente con il termine “svantaggiate” nell’accesso al lavoro. La legge riconosce queste tipologie di lavoratori come quelli maggiormente colpiti dalla crisi economica innescata dalla pandemia.

Attraverso le agevolazioni contributive per le imprese private, lo Stato attua una riduzione del costo del lavoro, con lo scopo di favorire l’assunzione di giovani con meno di 36 anni di età.

La conferma dello sgravio fiscale è avvenuta nella Legge di Bilancio 2022 e ha conferito nuovamente all’INPS la gestione delle suddette misure.

Dopo avere ricevuto il via libera dalla Commissione Europea, l’esenzione contributiva ha subito una proroga di 3 mesi rispetto alla scadenza iniziale prevista.

Assunzione giovani under 36: come ottenere il beneficio contributivo

Per i datori di lavoro che dell’agevolazione desiderano beneficiare dell’agevolazione prevista per l’assunzione giovani under 36, sono stati disposti degli specifici prerequisiti:

  • Essere in regola con gli obblighi di contribuzione previdenziale
  • Agire nel rispetto della tutela delle condizioni di lavoro
  • Agire nel rispetto degli accordi dei contratti collettivi nazionali, regionali e aziendali stipulati con i sindacati.

I titolari d’azienda che hanno intenzione di ottenere l’esonero contributivo del 100% devono inserire i dati nel flusso Uniemens dell’INPS. Ci stiamo riferendo al documento chi deve essere inviato mensilmente dai datori di lavoro in quanto sostituti d’imposta.

Nell’informativa per l’inserimento della domanda sul portale INPS è specificato che il campo “Anno Mese Rif” può essere completato solo per i flussi Uniemens che avvengono nei mesi di settembre, ottobre e novembre 2021.

A partire dal mese di settembre 2021 il modulo per l’inserimento della domanda prevede che siano indicati i lavoratori interessati alla agevolazione. Per questo motivo il datore di lavoro dovrà accedere alla sezione “Denuncia Individuale” e compilare le voci “Imponibile” e “Contributo”.

Bonus assunzione giovani: requisiti e durata

Il bonus assunzione under 36 è indirizzato a tutti i giovani al di sotto dei 36 anni di età, che non hanno mai avuto un lavoro a tempo indeterminato. È fatta eccezione per i rapporti di lavoro di apprendistato, il lavoro domestico e i contratti intermittenti.

Se il giovane è già stato assunto con un contratto di lavoro a tempo indeterminato, ma il datore di lavoro non ha beneficiato in toto dello sgravio contributivo previsto dalla legge, il nuovo datore di lavoro può usufruire del bonus residuo. Secondo il principio della portabilità del beneficio.

Come fa un datore di lavoro ad avere la certezza che il giovane che intende assumere non abbia mai stipulato un contratto di lavoro a tempo indeterminato?

L’INPS, che si occupa della gestione dell’esonero contributivo, ha arreso disponibile sul proprio portale web un servizio che permette di individuare i rapporti di lavoro precedenti, inserendo il nome del giovane.

L’agevolazione contributiva per l’assunzione di under 36 è cumulabile con altri incentivi come: l’assunzione di lavoratori disabili e l’assunzione di persone che percepiscono la Naspi.

A chi non può essere applicato

La legge prevede categorie di lavoratori per i quali non è possibile richiedere il bonus assunzione under 36. Nello specifico i datori di lavoro del settore privato non possono accedere al beneficio dell’esenzione contributiva 100% per:

  • Le assunzioni o le proroghe di un contratto di apprendistato
  • Le assunzioni con contratto di lavoro intermittente
  • I rapporti di lavoro instaurati con un contratto domestico

Inoltre, requisito fondamentale per poter accedere al bonus, è quello di essere un’impresa privata. Pertanto non possono beneficiare dello sgravio contributivo le pubbliche amministrazioni e tutte le aziende che appartengono al settore finanziario e assicurativo.

Valore economico del bonus e durata

L’esonero contributivo previsto dal bonus assunzione under 36 è caratterizzato dalla presenza di un tetto massimo che ammonta a €6000 l’anno.

Le aziende che intendono accedere all’incentivo non devono aver effettuato licenziamenti individuali per giustificato motivo oggettivo o licenziamenti collettivi di lavoratori nei 6 mesi precedenti all’assunzione del giovane under 36.

Instaurando un rapporto di lavoro per usufruire del suddetto bonus il datore di lavoro assume l’obbligo di non poter licenziare per i 9 mesi successivi alla data di assunzione.

Per i datori di lavoro che assumono nel biennio 2021/22 è previsto l’esonero contributivo del 100% per 36 mesi a partire dalla data di assunzione. Il rapporto di lavoro instaurato deve essere un contratto di lavoro a tempo indeterminato, ma non deve appartenere alla categoria dei contratti di apprendistato, domestici intermittenti.

Per le aziende che assumono nelle sedi o unità produttive ubicate nelle regioni del sud Italia l’agevolazione contributiva prevede una durata di 48 mesi. Le regioni interessate sono: Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna.

Le modifiche introdotte dalle ultime due legge di bilancio

L’esonero contributivo del 100% previsto per le aziende che assumono giovani con meno di 36 anni d’età ha fatto la sua comparsa nel 2017. L’anno successivo è avvenuto il primo rinnovo con il Decreto Dignità.

Le modifiche della Legge di Bilancio 2021 hanno determinato una decontribuzione elevata dal 50% al 100%. Il limite di età del lavoratore è passato da 30 a 36 anni.

Infine, con la Legge di Bilancio 2022 è aumentata la platea dei potenziali beneficiari attraverso l’introduzione di un nuovo incentivo per l’assunzione di lavoratori delle aziende in crisi.

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