Tra le misure a sostegno delle difficoltà dei cittadini vi è anche il Bonus Badante. Per accedervi è necessario rientrare in specifiche situazioni. Ecco quali sono.
Sono molteplici le circostanze in cui si rivela necessario assumere una collaboratrice. Per accudire una persona anziana, per l’aiuto in caso di non autosufficienza, per vari problemi di salute. Ma può anche essere molto costoso pagare un collaboratore che lavora molte ore al giorno e spesso anche di notte. Ecco perché è partita un’iniziativa per aiutare le famiglie che non ce la fanno ad affrontare le spese per una badante. La promuove Cas.Sa Colf. Era in vigore nel 2021 ed è stata rinnovata anche quest’anno. Naturalmente, per accedervi bisogna rispettare dei requisiti.
Ad esempio, Si può fare la richiesta solo in caso di Aggravamento dell’assistito e solo in caso di non autosufficienza permanente. Se si è già assunta una badante, insomma, non si può ottenere il Bonus a meno che, appunto, le condizioni di salute non stiano andando a peggiorare in modo importante. In caso di aggravamento, sarà la stessa Cas.Sa Colf che invierà uno staff medico ad accertarlo, e a verificare la documentazione prodotta.
Il Bonus spetta dunque se un paziente non autosufficiente vede peggiorare le sue problematiche di salute e non può più compiere gli atti quotidiani di base. Lavarsi, mangiare, camminare e vestirsi da solo. In pratica sono le medesime condizioni che attivano la Legge 104 nel comparto di disabilità grave e che danno diritto all’accompagnamento. Riguardo a Cas.Sa Colf, però, vige la soddisfazione anche di un altro fondamentale requisito. Il datore di lavoro della badante, per accedere al bonus, deve aver già versato in passato almeno 1 anno di contributi alla stessa Cas.Sa Colf.
Per chi non ha mai sentito parlare di questa realtà, troviamo la sua descrizione proprio nel Regolamento Datori di Lavoro (delle Colf). “In ottemperanza a quanto stabilito dal contratto collettivo nazionale di lavoro (nel prosieguo CCNL) sulla disciplina del rapporto di lavoro domestico, CAS.SA.COLF è un organismo paritetico composto per il 50% da FIDALDO (costituita da Nuova Collaborazione, da Assindatcolf, da A.D.L.D. e da A.D.L.C.) e DOMINA e per l’altro 50% da FILCAMS-CGIL, FISASCAT-CISL, UILTuCS e FEDERCOLF.” Si tratta insomma di un organismo ben strutturato, il cui scopo è quello di “fornire prestazioni e servizi a favore dei lavoratori e datori di lavoro, comprensive di trattamenti assistenziali sanitari e assicurativi, integrativi ed aggiuntivi delle prestazioni pubbliche.”
A seconda del reddito di chi ha assunto la collaboratrice, viene erogato un contributo economico. In linea generale, vengono riconosciuti fino a 3.600€ all’anno, pagati mensilmente in voucher da 300€. È prevista anche un’ulteriore situazione per accedere al Bonus Badante. Ovvero in caso di Maternità della Colf assunta. In questo caso, Cas.Sa Colf riconosce un rimborso una tantum di 300€.
Cosa succede quando una delle economie più grandi del mondo rischia di non poter pagare…
Le vicende relative agli infortuni sul lavoro pongono una serie di interrogativi sul ruolo svolto…
Semplificare e integrare le pratiche edilizie davanti il Decreto Salva casa: cosa cambia in ogni…
Quali sono le giuste modalità di fruizione delle ferie e quali tempistiche sono fissate per…
Mentre la tensione in Medio Oriente esplodeva con raid aerei su Iran, Gaza e Yemen,…
Cosa accomuna una banca d’affari, un colosso del retail e una tech company da trilioni?…