Bonus nido: esclusi baby parking e strutture piccole “siamo nei guai e non lo sapevamo”

Ecco chi rientra e chi no nel Bonus nido, l’INPS spiega come avviene la gestione del beneficio più richiesto del momento.

Ci sono dei grossi ritardi per colpa della Regione, ecco chi sono i grandi esclusi dal Bonus nido e quali sono le mosse da compiere per ovviare a problematiche del caso. Potente la protesta delle mamme che richiamano l’intervento dell’INPS.

sfondo nido e banconota 100 euro che vola
Bonus nido: esclusi baby parking e strutture piccole “siamo nei guai e non lo sapevamo”- Trading.it

In Piemonte si consolida la possibilità di ottenere il Bonus nido, ma sono stati esclusi dall’aiuto circa 3800 bimbi dei baby parking. 

La comunicazione dell’INPS del 20 marzo 2025 con la circolare che indica i criteri di accesso al bonus nido, ha fatto non poca distruzione nel range di destinatari del beneficio. Si esclude il contributo del baby parking, i nidi in famiglia, e la possibilità di usufruire di servizi educativi più flessibili. Insomma, una strage per i genitori che sono alle strette con la gestione della prole in termini economici e di sostegno.

Si sostanziano fino a 3600 euro per chi ha un ISEE sotto i 40 mila euro, e 1500 euro per chi lo supera, ma è solo per nidi pubblici o privati che risultano comunque autorizzati.

Le offerte dei Comuni del Piemonte lasciano desiderare, creando un paradosso che dovrebbe invece vertere dalla parte delle famiglie.

Il paradosso del Bonus nido, ecco chi sono i veri esclusi, si parla di ingiustizie?

In diversi Comuni della Regione, queste strutture sono l’unica offerta educativa per la fascia dagli 0 ai 3 anni. Nonostante la fatture correttamente presentate e le rette pagate con tempestività, media di 500 euro al mese, non c’è stato nessun rimborso, bensì sospensioni di domande e risposte poco chiare.

maestra e bimbi al nido
Il paradosso del Bonus nido, ecco chi sono i veri esclusi, si parla di ingiustizie?- Trading.it

Il guaio è subentrato dal momento in cui delle strutture che erano accreditate dalla Regione, non sono state più riconosciute ai fini del bonus. Nel frattempo, le famiglie sono rimaste senza risposte da oltre un mese, conferma il consigliere DEM, Daniele Valle. Ma non finisce qui, perché un gruppo sostanzioso di mamme ha protestato proprio davanti il Consiglio Regionale, denunciando l’impatto dell’esclusione dal contributo.

Questo servizio è il 30,6% dell’offerta 0-3 anni, circa 3794 bambini che rischiano di stare senza servizio educativo. Se i fondi aumentano, ma non i posti nido, si crea un effetto solo nominale, dice Ludovica Cioria, vicepresidente del Consiglio comunale del Pd.

Mentre per Sarah Disabato, esponente del M5S, molte famiglie si trovano escluse, perché la Regione non ha chiarito all’INPS in maniera ufficiale, se le strutture rientrano nei criteri di accreditamento utili per accedere al bonus. Al tempo stesso, il centrodestra regionale lancia spot vantaggiosi come quello del Bonus Vesta.

Conclude l’intervento, Elena Chiorino, la Vicepresidente della Regione e Assessora all’istruzione, affermando che la Regione e l’INPS stanno lavorando a un tavolo tecnico per capire come interpretare più favorevolmente la normativa. Si attende un esito positivo dato che i baby parking sono 187 in 121 Comuni e sono spesso l’unica offerta formativa. L’obiettivo è quello di creare un sistema accessibile soprattutto nei territori marginali.

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