Importanti novità per quanto riguarda la Commissione 104. Come si muoverà da oggi per gli accertamenti richiesti per legge.
La Commissione 104 è fondamentale per il riconoscimento e la tutela dei diritti delle persone con disabilità, e negli ultimi anni ha visto una modifica continua nella sua composizione.

Conoscere la nuova composizione della Commissione 104, vi toglierà ogni dubbio sulle dinamiche che girano intorno alla preziosa Legge. Fino ad oggi accertare i requisiti è stato poco sinergico e cambiava da regione a regione. Ecco perché occorreva un’unione di intenti affinché non fosse diverso da un posto all’altro accedere alla 104. La riforma in corso punta a rafforzare la Commissione Medica Integrata, potenziando la struttura e i compiti affidati ai medici Inps, che diventano punto nevralgico in tutto l’iter.
La valutazione della disabilità non si limiterà a un quadro clinico, ma sarà necessaria un’analisi profonda sulla condizione della persona nel suo contesto sociale e relazionale e ambientale. Non si guarderà più solo alla malattia, ma anche alle limitazioni che essa comporta nella vita quotidiana, secondo la classificazione ICF dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Come (e dove) cambia il lavoro della Commissione che decide i beneficiari della Legge 104
A partire dal 1° gennaio 2026 le ASL non avranno più competenze nel riconoscimento dell’invalidità civile. Sarà l’Inps a valutare il grado di disabilità.

Le Commissioni Mediche Integrate previste dalla Legge 104 vengono sostituite dalle Unità di Valutazione di Base, che saranno una nuova forma organizzativa presso l’INPS con una composizione e modalità operative definite per legge. Lo spiega bene l’articolo 9 del decreto legislativo numero 62 del 3 maggio 2024 che spiega come le unità di valutazione di base di cui al comma 1 si comporranno di due medici nominati dall’INPS, di un componente individuato ai sensi del comma 4 e di una sola figura professionale appartenente alle aree psicologiche e sociali.
Le commissioni sono presiedute da un medico dell’INPS specializzato in medicina legale. Nel caso non sia disponibile l’INPS nomina come presidente un medico con altra specializzazione che abbia svolto attività per almeno tre anni in organi di accertamento dell’INPS in materia assistenziale o previdenziale. Dunque, “almeno uno dei componenti deve essere un medico specializzato in medicina legale o in medicina del lavoro o altre specializzazioni equipollenti o affini”. E non finisce qui, perché le unità di valutazione di cui sopra saranno integrate da professionista sanitario in rappresentanza, rispettivamente dell’Associazione nazionale dei mutilati e invalidi civili, dell’Unione italiana ciechi e degli ipovedenti, dell’Ente nazionale per la protezione e l’assistenza ai sordomuti, dell’Associazione nazionale delle famiglie e delle persone con disabilità intellettiva e disturbi del neuro-sviluppo.
L’entrata in vigore del nuovo sistema sarà preceduta da una fase di sperimentazione in 11 province italiane, selezionate come territori pilota.
Chi ha già ottenuto il riconoscimento dell’invalidità civile o dei benefici della Legge 104 non perde i propri diritti. Fino al 31 dicembre 2026 resta in vigore la normativa attuale e tutte le agevolazioni continueranno ad essere regolarmente erogate.