È stata avviata in un contesto eccezionale per le obbligazioni l’emissione del nuovo BTP Italia. Successo nel primo giorno di collocamento con 3 miliardi di richieste supportate dal rendimento straordinario.
Si tratta del più noto titolo tra le novità dei Buoni poliennali del Tesoro indicizzati all’inflazione. Il BTP Italia è dedicato nello specifico ai risparmiatori e trader al dettaglio.
Il via all’emissione BTP ha portato a un collocamento complessivo che nel primo giorno della nuova asta dell’obbligazione ha realizzato un introito per il Tesoro di 3,18 miliardi di euro. Sono queste le cifre che in totale in termini del BTP Italia sono state collocate nei portafogli dei risparmiatori.
La risposta dei risparmiatori alla proposta del Tesoro è stata quasi in linea con quella dell’emissione di giugno. Allora quando il timore dell’inflazione era più sentito, furono raccolti ordini per 3,4 miliardi. L’obbligazione, infatti, attrae i più per la sua capacità di remunerare in base all’inflazione italiana.
Il BTP Italia è infatti un indicizzato all’inflazione, la cui crescita a doppia cifra sembra non avere al momento raggiunto il picco. Preoccupazione per coloro che rimangono disinvestiti a far fronte al caro vita può pensarci un’allocazione in portafoglio del BTP Italia. Si tratta nello specifico della diciottesima tranche con una durata di sei anni.
Il BTP in questione ha confermato di potere proteggere il capitale; al momento al rendimento minimo garantito all’1,6% si dovrà aggiungere l’inflazione calcolata secondo l’indice FOI. L’Indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, senza tabacchi si aggiunge al rendimento minimo con cedole corrisposte ogni 6 mesi. Secondo le ultime rilevazioni dell’Istat l’inflazione italiana acquisita secondo questo indice è del 8,6% maggiore e più vantaggiosa persino dalla rivalutazione delle pensioni, pari al 7,3%.
Con una tassazione del 12,5% prevista per i titoli di Stato il rendimento netto del BTP Italia sarebbe perciò del 5,1%. Ma il guadagno è ancora maggiore con un’inflazione in calo; se poi nel semestre successivo scendesse al 2% la remunerazione complessiva destinata al sottoscrittore al termine dell’anno sarebbe del 7,7%.
Al calcolo va aggiunto un bonus garantito a chi si mantiene investito fino a scadenza. Il Btp Italia darà così al 22 novembre 2028 un premio fedeltà pari allo 0,8% del capitale investito.
L’offerta sembra decisamente appetibile; al momento sembra che la corsa dei prezzi possa iniziare la sua parabola in discesa anche se tutto dipenderà dall’evoluzione della crisi dei prezzi dell’energia. Per sottoscrivere il BTP Italia c’è tempo fino al 16 novembre 2022. È possibile sottoscriverlo in banca, uffici postali o attraverso il conto corrente on line. La seconda fase dell’offerta, prevista giovedì, è riservata invece agli investitori istituzionali.
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