Rivalutazione pensioni: a quanto ammontano gli aumenti voluti dal decreto aiuti bis?

Le disposizioni impartite dal decreto aiuti bis porterà ad una rivalutazione pensioni con un aumento che va dai €30 ai €150. Scopriamone i dettagli.

Il decreto aiuti bis ha introdotto un anticipo sulla rivalutazione delle pensioni per un valore pari al 2%.

 rivalutazione pensioni
Adobe stock

In sostanza, gli importi delle pensioni cambieranno per effetto del provvedimento varato dal governo Draghi. In questo modo sarà possibile dare un maggiore potere d’acquisto alle pensioni degli italiani, che si trovano a fare i conti con l’aumento del tasso di inflazione.

Va detto che l’importo relativo alla maggiorazione è davvero basso è irrisorio, tuttavia permetterà a milioni di Italiani di avere un 2% in più nel cedolino, da ottobre fino alla fine del 2022.

Rivalutazione pensioni: a quanto ammontano gli aumenti?

Tramite l’approvazione del decreto aiuti bis è stato introdotto l’anticipo della rivalutazione pensionistica per un ammontare pari al 2%. In sostanza, i pensionati italiani troveranno un 2% in più nei cedolini, a partire dal mese di ottobre fino alla fine del 2022.

La rivalutazione delle pensioni è un meccanismo che serve ad adeguare gli importi degli assegni, in base al costo della vita. Si tratta di una stima che viene fatta tenendo conto dell’indice del prezzo al consumo stimato dall’Istat.

Nei primi sei mesi del 2022, si è assistito ad un aumento del tasso di inflazione senza precedenti. A questo fenomeno, è seguito anche l’aumento dei costi dell’energia, il carburante e dei generi di prima necessità.

In sostanza, i cittadini si sono trovati ad avere pensioni e stipendi con un basso potere d’acquisto, affronti di significativi aumenti.

Per questo motivo, il Governo ha deciso di anticipare la rivalutazione delle pensioni che generalmente avviene a gennaio. In questo modo, i pensionati otterranno un 2% in più sull’ assegno pensionistico dei mesi di ottobre e novembre e dicembre.

Lo scopo di questa manovra economica è quella di garantire ai pensionati un potere di acquisto proporzionato al costo della vita.

L’aumento previsto a partire da ottobre 2022 è minimo, soprattutto se si tiene conto che il tasso di inflazione ha raggiunto lo 8%. Dunque, la perequazione prevista dal decreto aiuti bis non riuscirà a livellare in maniera significativa l’erosione di pensioni e stipendi.

Inoltre, l’adeguamento anticipato delle pensioni non interesserà tutti i pensionati ma solo coloro che hanno redditi pari o inferiori a €35.000. In sostanza, l’adeguamento potrà essere percepito per una pensione massima di €2692.

In ogni caso, gli aumenti saranno compresi tra €10 per coloro che percepiscono pensioni basse pari a €500 e di €50 per coloro che ricevono pensioni più alte fino a 2.600 euro.

Dopotutto, si tratta di una rivalutazione che prevede l’applicazione di un’aliquota percentuale. Per questo motivo, la rivalutazione sarà più alta per pensioni più alte e più bassa per pensioni più basse.

Impostazioni privacy