Come nasce Crédit Agricole Italia e qual è il suo ruolo nel nostro Paese

Il Gruppo Crédit Agricole è un istituto bancario cooperativo francese, fondato nel 1894. È costituito da una rete di banche regionali e nazionali tra cui anche Crédit Agricole Italia.

 Sito Crédit Agricole Italia
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Il Gruppo conta oggi Conta 52 milioni di clienti nel mondo, ed è la terza banca in Francia per capitalizzazione di mercato.

L’Italia è uno dei 49 paesi in cui Crédit Agricole è presente e opera attraverso Crédit Agricole Italia. La prima realtà italiana a entrare nel Gruppo è Cariparma che realizza un passaggio fondamentale per l’espansione nel paese del gruppo francese. Il 2007 vede infatti la nascita del Gruppo Cariparma Crédit Agricole, la fusione che da vita al gruppo è frutto della volontà di Intesa Sanpaolo di cedere l’intera partecipazione detenuta.

Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza, diventato Cariparma, continua così la sua vita economica all’interno del gruppo francese, fino al dicembre del 2017, con l’acquisto del capitale sociale di Cassa di Risparmio di Cesena, Banca Carim e Cassa di Risparmio di San Miniato. La crescita dimensionale e la disomogeneità del gruppo portano a una nuova denominazione sociale, che trasformerà nel 2019 Crédit Agricole Carispezia in Crédit Agricole Italia.

L’attuale sede legale di Crédit Agricole Italia è attualmente a Parma e vede attualmente l’istituto impegnato nel suo rilancio commerciale.

Il contesto operativo di Crédit Agricole

Il Gruppo Crédit Agricole è un istituto che trae la sua forza dalla sua organizzazione cooperativa tramite la quale i soci detengono una parte del capitale delle più 2440 Casse locali. Queste detengono la maggioranza del capitale delle 39 Casse regionali che si interfacciano direttamente al mercato, offrendo ognuna secondo la sua strategia, servizi e prodotti finanziari.

Tutte le banche regionali del gruppo sono tuttavia coordinate per mezzo della SAS Rue La Boétie, la holding proprietaria degli istituti di credito. Tra le novità offerte da Crédit Agricole Italia, finalizzata a espandere nel paese la sua clientela sono i servizi di pagamento digitale. L’istituto permette infatti di inviare denaro in modo innovativo tramite la sua applicazione. Il cliente potrà effettuare un bonifico sicuro e tracciabile senza necessità di conoscere l’IBAN del destinatario. Affinché l’operazione vada a buon fine, sarà sufficiente indicare il numero di telefono o l’email del ricevente. In questo senso basterà importare la rubrica all’interno dell’applicazione così da poter usare il proprio conto anche per piccole incombenze quotidiane.

Crédit Agricole Italia prende consapevolezza dei mutamenti nel mercato delle applicazioni e dei servizi di pagamento. Rimanendo concorrenziale nella sua offerta cerca di cavalcare la tendenza che vede già oggi i servizi digitali prendere il posto delle transazioni ordinarie nelle abitudini di consumo

Chi controlla Credit Agricolè Italia?

Amministratore delegato Giampiero Maioli

Giampiero Maioli precedentemente Direttore Generale di Crédit Agricole Italia è dal 2010 CEO dell’istituto di credito. Oltre all’attuale carica ricopre quella di Senior Country Officer per l’Italia, ricoprendo altresì, la carica di Presidente di Crédit Agricole Group Solutions, di Vice Presidente di Amundi SGR e di Crédit Agricole Vita.

Da giugno 2021 è Vice Presidente di Credito Valtellinese nonché dell ABI acronimo di Associazione Bancaria Italiana. Tra le sue altre cariche vi sono quelle di Membro del Consiglio Direttivo della Federazione delle Banche, delle Assicurazioni e della Finanza.

Presidente Ariberto Fassati

È Presidente di Crédit Agricole Italia dal 2007 e ricopre attualmente lo stesso incarico in  Crédit Agricole Leasing Italia, nonché Presidente di Crédit Agricole FriulAdria una delle banche del Gruppo con sede a Pordenone. E’ infine Consigliere di FITD acronimo di Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi nonché dell’Associazione Bancaria Italiana.

Vice Presidente Xavier Musca

È Vice Presidente di Crédit Agricole Italia dal 2012. Alto Funzionario della Repubblica Francese, è stato Direttore Generale del Tesoro e Segretario Generale della Presidenza della Repubblica. Attualmente è Condirettore Generale, membro del Comitato Esecutivo e di Direzione di Crédit Agricole S.A. Riveste, altresì, la carica di Presidente di Amundi S.A. una società di asset management controllata da Crédit Agricole.

Vice Presidente Annalisa Sassi

È Consigliere di Amministrazione di Crédit Agricole Italia dal 2013 e dal 2019 ha assunto il ruolo di Vice Presidente. Imprenditrice e Presidente dell’Unione Parmense degli Industriali.

L’azionariato del Gruppo Crédit Agricole è formato da SAS Rue La Boétie che è l’azionista di maggioranza con il 56,6%. La holding controlla le diverse linee di business delle banche associate in Francia e nel mondo.

Gli altri investitori sono costituiti da

  • Investitori istituzionali: 31,9%
  • Azionisti individuali: 7,4%
  • ESOP, il piano di azionariato dei dipendenti, che da ai lavoratori benefici in termini di interessi diretti sull’azienda sotto forma di azioni, con il 3,4%

Quanto è sicura Credit Agricolè Italia?

Credit Agricolè Italia ha mostrato nel suo ultimo rapporto finanziario il superamento degli standard minimi imposti dalla BCE. La Banca centrale europea ha pubblicato le sue linee guida per garantire la solidità del sistema bancario in caso di crisi secondo gli accordi di Basilea.

Credit Agricolè Italia ha mostrato un ottimo livello di stabilità patrimoniale, con un patrimonio netto che nel 2020 è cresciuto del 2% arrivando a 6.515 miliardi di euro. Cresciuta notevolmente anche la raccolta diretta della clientela, superiore del 10,4% rispetto all’anno precedente.

Per quanto riguarda gli indicatori prudenziali essi sono

CET1 Ratio, è per Credit Agricolè Italia pari al 14,0%.

Total Capital Ratio è parametro indica il rapporto percentuale tra il patrimonio di vigilanza e i crediti che tale banca ha concesso ai clienti. La BCE ha stabilito che tale valore deve essere pari o superiore al 10,5%.

Il Total Capital Ratio di Credit Agricolè Italia è pari al 19,7%

Tier 1 Ratio è il patrimonio o capitale di classe 1 costituisce il valore patrimoniale a fondamento della solvibilità dell’istituto. Il suo valore minimo è intorno al 10%.

Il Tier 1 Ratio di Credit Agricolè Italia è pari al 21,8%.

Prodotti finanziari

Credit Agricolè Italia offre diverse soluzioni pensate per valorizzare i propri risparmi sfatando la convinzione diffusa che per avviare un investimento sia necessario disporre di un grosso capitale. In realtà, esiste la possibilità di investire poco per volta, accumulando e valorizzando i propri risparmi nel tempo.

Il Piano di Accumulo di Capitale, comunemente conosciuto tramite l’acronimo PAC, è una modalità di sottoscrizione di quote di un fondo comune, attraverso il versamento periodico di somme minime che possono andare dai 50 ai 100 euro. L’obbiettivo è quello di sfruttare la crescita tendenziale dei mercati per un investimento a medio lungo termine. La durata dell’investimento che va da un minimo di 5 anni, è stabilità in base alle propria propensione al rischio e ai propri obbiettivi finanziari.

Tramite il PAC si investe in tutte le condizioni di mercato, mediando così il prezzo di acquisto e riducendo il rischio di perdita dovuto a un’errata scelta del timing, ovvero il momento di ingresso nell’investimento.

Attraverso un PAC è possibile stabilire in anticipo l’importo da accantonare, la frequenza dei versamenti, la durata del piano. Credit Agricolè Italia gestisce la sottoscrizione del piano prelevando e investendo in modo automatico le somme prestabilite. Queste somme destinate al risparmio si accumulano insieme agli interessi in base al proprio profilo di rischio, costituendo un capitale. Questo potrà essere usato per le esigenze future come l’acquisto di una casa, un viaggio o un progetto lavorativo.

Fondi comuni e Sicav

Credit Agricolè Italia offre grazie ai fondi Amundi una gamma di Fondi Comuni e Sicav, che danno l’opportunità di beneficiare di una gestione professionale ch accompagna il risparmiatore durante tutto l’arco dell’investimento.

Tramite l’adesione a un fondo comune il risparmiatore mette a disposizione una parte del proprio capitale che viene reinvestito con l’obbiettivo accrescerne il valore. Questo viene ottenuto tramite la compravendita di diverse attività finanziarie come azioni, obbligazioni e titoli di stato, a seconda del tipo di fondo. Le Sicav a differenza di un fondo comune non investe il capitale acquistando altri asset, ma più semplicemente offre al pubblico le proprie azioni. La Sicav è infatti una società per azioni a capitale variabile i cui sottoscrittori diventano soci con tutti i relativi diritti, come partecipare alle assemblee ed esercitare il diritto di voto.

Credit Agricolè Italia da quindi modo di investire in modo professionale, massimizzando la diversificazione e ottimizzando le performance attraverso l’esperienza di Amundi Asset Management.

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Gestione patrimoniale

Credit Agricolè Italia offre la possibilità di essere affiancati da un esperto in tutte le fasi dell’investimento. Il capitale viene affidato a un gestore patrimoniale, che come un trader esperto, deciderà in base al profilo di rischio l’asset allocation.

Il proprio capitale viene diversificato in diverse asset class secondo la strategia di investimento più consona a realizzare gli obbiettivi patrimoniali. Amundi mette a disposizione i propri esperti, indirizzando l’investimento su una delle tre linee di gestione, che mira a ottenere una crescita del capitale nell’orizzonte temporale di riferimento e nel rispetto di un livello massimo di rischio.

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Pir

I Pir nascono per dare sostegno all’economia delle piccole medie imprese italiane presenti sia sul territorio nazionale che nell’eurozona. Questa tipologia di invesitmento che può essere strutturata in modo da contenere diversi prodotti finanziari. Tra questi vi possono essere azioni, obbligazioni, ETF. Oltre il vantaggio di poter far fruttare il proprio capitale questo piano di investimento prevede il diritto a un’agevolazione fiscale. Questa si applica rimanendo investiti per almeno cinque anni e consiste nell’esenzione dalla tassazione sui redditi da capitale e i redditi diversi di natura finanziaria.

Obbligazioni

Credit Agricolè Italia offre un ottimo servizio di investimento obbligazionario. Le obbligazioni sono emesse direttamente dall’istituto offrendo una cedola periodica che può essere trimestrale, semestrale o annuale. Le obbligazioni così emesse non prevedono costi di sottoscrizione ne di estinzione anticipata.

Con un investimento minimo a partire da 1.000 euro si possono scegliere tre tipologie di rendimento.

  • Tasso Fisso: queste obbligazioni comportano il pagamento di una cedola periodica, trimestrale, semestrale o annuale. L’importo predeterminato per tutta la durata del titolo e alla scadenza è previsto il rimborso del capitale inizialmente versato. L’interesse è calcolato percentualmente sul valore nominale ed è determinato in fase di emissione dell’obbligazione.
  • Tasso Variabile: queste obbligazioni sono caratterizzate dal fatto che gli interessi corrisposti in base alle cedole trimestrali o semestrali variano nel tempo in base all’andamento di mercato.
  • Step up: queste obbligazioni hanno cedole semestrali o annuali che hanno rendimenti crescenti e danno il vantaggio di potere conoscere il loro valore futuro in qualsiasi momento nell’arco della sottoscrizione.
  • Zero coupon: queste obbligazioni si differenziano dalle altre per l’assenza di cedole. Proprio come il trading su titoli come le azioni, il rendimento è calcolato unicamente in base alla differenza tra il prezzo di acquisto del titolo e quello di rimborso, stabilito all’atto dell’emissione. Alla scadenza dell’obbligazione il sottoscrittore incassa il capitale versato e gli interessi maturati, in base all’andamento del mercato.
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